venerdì 22 novembre 2024


16/06/2014 18:42:20 - Manduria - Politica

Queste le condizioni

Il Pd ci riprova. Con un documento diffuso al termine dell’assemblea cittadina, il Pd manduriano rioffre la propria collaborazione al sindaco Roberto Massafra.
Partendo dalla premessa che l’attuale maggioranza è in forte difficoltà (essendo ridotta a soli 12 consiglieri) e chiarendo, comunque, di non essere disponibile a fare da “stampella” ad alcuna Amministrazione a cui è alternativa, il Pd dichiara comunque la disponibilità a entrare a far parte della coalizione. Disponibilità legata ad alcune condizioni.
«Il Partito Democratico di Manduria, fatte salve le premesse e con grande senso di responsabilità, propone al sindaco Massafra di seguire la seguente strada che assicuri la discontinuità e un processo di crescita per Manduria» si legge nella nota. «Nello specifico proponiamo: a) dimissioni del sindaco e apertura della crisi amministrativa; b) consequenziale azzeramento della giunta, con revoca delle deleghe assegnate; c) individuazione di punti programmatici di interesse collettivo, da attuare in un tempo definito; d) riorganizzazione delle commissioni consiliari, con conseguente ridefinizione delle presidenze; e) ridare dignità al Consiglio Comunale che, mortificato nelle sue funzioni, deve ritornare a essere il luogo principe della politica e delle scelte programmatiche dell’Amministrazione; f) procedere alla nomina di una nuova giunta, altamente qualificata, che affronti e risolva i gravi problemi che affliggono la nostra città».
Una conclusione, questa, non condivisa, da quel che ci risulta, da un’area del partito. Se l’accordo andasse in porto (al Pd spetterebbe almeno un assessore, da scegliere all’esterno del gruppo consiliare), entrambe le parti (maggioranza e Pd) dovrebbero rimangiarsi quelli che erano stati i principi sui quali fu impostata la campagna elettorale di appena un anno fa…
L’attuale coalizione di maggioranza fece del civismo la propria bandiera, indicando proprio nei partiti il male della politica italiana. Ora, però, il sindaco Massafra dovrebbe far ricorso proprio ad uno dei partiti tradizionali per salvare la propria poltrona.
Le liste che, 12 mesi fa, hanno candidato a sindaco Maria Grazia Cascarano, d’altro canto, non esitavano a definire di centrodestra l’aggregazione di movimenti che sosteneva Roberto Massafra. Come fare, ora, a spiegare all’elettorato un’alleanza?
Spesso si tira in ballo lo spauracchio del commissariamento per giustificare ogni mossa politica poco comprensibile. Se questo è l’unico problema, perché non sciogliere il consesso nell’ultimo giorno utile per poi programmare nuove elezioni nella prossima primavera?










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