«Degli intenti del programma espressi dalla lista civica che ha portato il sindaco ad essere eletto, a nostro parere è rimasto ben poco, e non poteva essere diversamente data la mancanza di indicazioni chiare su quali obiettivi si intendeva raggiungere»
Anche il Movimento 5 Stelle esprime le proprie perplessità sugli sviluppi della crisi amministrativa.
«Rispetto agli annunciati cambiamenti epocali si è vista una regressione più che un’innovazione, soprattutto per quanto riguardano le tanto decantate “trasparenza e partecipazione”. Ci ritroviamo, tra le altre cose, con l’introduzione di uno Statuto comunale monco che non tiene conto del “Regolamento della partecipazione” introdotto dal Commissario Prefettizio su nostra proposta, come di molti altri strumenti a favore dei cittadini, addirittura, carente della modalità di revisione dello stesso Statuto; di un sito internet istituzionale non conforme al D. Lgs 33/2013; di un Albo Pretorio in cui è stata eliminata l’opzione della “ricerca storica”; dei Consigli comunali non più di dominio pubblico, che venivano ripresi e trasmessi dall’emittente locale RTM… Trasparenza e partecipazione, dicevamo…».
I grillini si soffermano poi sul piano triennale delle opere pubbliche.
«Prevede interventi per oltre 54 milioni di euro: si ripete stancamente il classico libro dei sogni…
Nella realtà ci sembra invece che l’unica iniziativa seria sia stata quella di mettere in sicurezza (così si è detto) piazza Giovanni XXIII (“piazza tubi"). In realtà si è trattato di un doppio costo per noi cittadini: la prima quando la piazza è stata costruita e ora quando si è smontato il monumento (i cui residui ferrosi fanno bella mostra nell’erba del nostro parco archeologico…). Lo stesso parco archeologico oggetto di finanziamenti ma nulla si sa circa le opere che si devono effettivamente realizzare.
Nulla è stato fatto per ciò che riguarda la raccolta differenziata.
Nulla per quel che riguardano gli impianti sportivi nonostante la spesa di 300.000 euro per manutenzione di cui, anche qui, non si hanno notizie certe. Sono stati spesi altri 80.000 euro per l’illuminazione della pista ciclabile sulla via per Uggiano, che è diventato l’unico “impianto sportivo pubblico” (forse l’unico che rimarrà se come si racconta si vogliono dare gli altri, quando pronti, in gestione per trent’anni…).
Nulla è stato fatto per la sicurezza dei pedoni (vedi Uggiano, viale Aldo Moro, ecc.) e della viabilità, anzi è stata ulteriormente complicata (vedi piazza S. Angelo)».