La capogruppo del Pd attacca il sindaco: «Abbiamo assistito ad uno … scambio di cortesie: per ogni due mani che si alzano in Consiglio, il sindaco ha assicurato un posto in giunta»

«Per risolvere la crisi, il sindaco Massafra ha preferito cambiare l’abito, che sin dall’inizio della consiliatura è risultato … stretto, ma non la stoffa o, ancor meglio, il sarto».

Il Partito Democratico ha ancora una volta criticato la gestione della recente crisi amministrativa, dalla quale è poi nata la giunta Massafra-bis.

«Ci si candida per risolvere i problemi della gente e invece tutta la città ha potuto notare il grande attaccamento alla poltrona dai partiti dell’attuale maggioranza» ha affermato la capogruppo consiliare del Pd, Maria Grazia Cascarano, nell’ultima seduta del Consiglio Comunale. «C’era tanta gente, non solo in maggioranza, che aspirava a ottenere uno scranno assessorile e in questa fase ha trovato il modo per vedere appagato questo desiderio. Dimenticando di essere stati eletti in quanto componenti di una coalizione avversa a quella del sindaco Massafra e di aver ricevuto i voti dai cittadini per una proposta alternativa a quella dell’attuale Amministrazione. Avete chiesto ai cittadini che vi hanno votato se sono contenti di questo voltafaccia?».

Chiaro il riferimento al Centro Democratico (originariamente Udc), che faceva parte della coalizione che ha sostenuto la candidatura a sindaco proprio di Maria Grazia Cascarano, e del Nuovo Centro Destra (una costola dell’originario PdL), che ha espresso la candidatura a sindaco di Luigi Morgante.

«Siamo proprio curiosi di vedere come si comporteranno, ora, coloro che, per un anno, si sono distinti per una decisa battaglia contro un’Amministrazione che sinora ha saputo deliberare solo il riconoscimento di debiti fuori bilancio» ha proseguito Maria Grazia Cascarano, facendo poi un riferimento preciso. «Sul progetto finanziario relativo alla pubblica illuminazione, Centro Democratico e Nuovo Centro Destra hanno espresso, dai banchi della minoranza, la loro netta contrarietà per l’assurda durata (30 anni) del contratto che dovrebbe legare il Comune alla ditta che si aggiudicherà l’appalto. Ora la posizione cambierà? Bisogna allora dire alla gente se è stata presa in giro quando questi consiglieri si trovavano fra i banchi della minoranza o se sarà presa in giro ora che siedono fra i banchi della maggioranza».

La capogruppo del Pd ha poi ulteriormente affondato i colpi.

«Abbiamo assistito ad uno … scambio di cortesie» ha aggiunto nel suo intervento Maria Grazia Cascarano. «Per ogni due mani che si alzano in Consiglio, il sindaco ha assicurato un posto in giunta. Io questo lo definirei un baratto, una vera vergogna per questa città. Ora vedremo se questa coalizione, così ritoccata e così ricca di numeri, saprà risolvere i problemi della città. Io resto convinta che alla base dell’accordo non ci siano questi 15-16 punti inseriti in uno stringato programma, ma qualcosa che non ci è stato comunicato. Una vicenda che ha frantumato l’immagine che la città aveva del sindaco, cui, per restare attaccato alla propria poltrona, servivano numeri e non cervelli. Questa coalizione, insomma, ha prima illuso e poi deluso la gente».