Il film è infatti tra i finalisti in concorso, per la categoria “Miglior cortometraggio”, nella seconda edizione del Premio Stefano Contessa
Torna a casa “L’uomo che cuce il tempo”, il cortometraggio girato nel 2013 nella città messapica dalla manduriana Lucia Perrucci e dal barese Ezio Azzollini: il film è infatti tra i finalisti in concorso, per la categoria “Miglior cortometraggio”, nella seconda edizione del Premio Stefano Contessa, alla memoria del giovane artista di Manduria scomparso pochi anni fa, in programma il prossimo 27 agosto, presso largo Campanile.
Proprio largo Campanile è stato tra le location manduriane nelle quali il corto è stato girato: tra di esse anche svariate zone del centro storico, il locale cimitero e la sartoria di via Di Donno. Per “L’uomo che cuce il tempo”, interpretato oltre che da Alberto Rubini anche dai manduriani Arcangelo de Girolamo,Valentina Distratis e Luisa Dabramo, sarà la prima proiezione in assoluto a Manduria.
“Torniamo dopo un giro lungo un anno, in cui abbiamo fatto diverse tappe in Italia e all’estero”, raccontano gli autori. “L’occasione sarà speciale, perché avverrà in un contesto legato al valore dei sogni e alla loro presenza nella nostra vita, nonostante tutto”.
Tra le ultime tappe del viaggio del cortometraggio, la première in Croazia, dove è in concorso all’Opuzen Film Festival. A settembre, invece, lo sbarco negli Stati Uniti, all’Autumn Shorts Film Festival.