domenica 22 dicembre 2024


20/08/2014 17:18:00 - Manduria - Cultura

 Il museo dei reperti archeologici della civiltà messapica è stato uno dei grandi “assenti” dell’estate 2014

Da “Oltre le Mura” a … dentro le pareti dell’ex convento degli Agostiniani.

Il museo dei reperti archeologici della civiltà messapica è stato uno dei grandi “assenti” dell’estate 2014. Le testimonianze della presenza del popolo messapico sono rimaste rigorosamente “oscurate” agli occhi dei turisti, in quanto stipate all’interno degli ambienti della struttura che sarà destinata ad ospitare il museo “Oltre le Mura”. In attesa che i lavori di consolidamento e di recupero funzionale dell’immobile, di proprietà della Provincia ma concesso, in parte, in comodato d’uso al Comune, non sono ancora terminati. Finanziati con i fondi dell’Area Vasta (inizialmente con 900mila euro), gli interventi sono stati suddivisi in due lotti diversi: il primo è stato ultimato, mentre il secondo, per il quale sono stati utilizzati i soldi rivenienti dal ribasso della prima gara, deve essere ancora appaltato.

Nel frattempo, l’attuale Amministrazione Comunale ha deciso, nell’autunno scorso, di non rinnovare il contratto di fitto con il proprietario dell’immobile che ha ospitato, sino al 31 dicembre del 2013, il museo e gli uffici della Soprintendenza. Scelta sposata nell’ottica di un risparmio certo necessario in un periodo di “vacche magre”, ma che, a nostro avviso, non può colpire, senza distinzione alcuna, anche i servizi utili, vitali o produttivi.

Nei primi giorni di gennaio è iniziato il trasloco, eseguito dall’azienda manduriana di fiducia della Soprintendenza di Gregorio Tarentini: corredi funerari e ogni altro reperto venuto alla luce dalla necropoli messapica e da altri scavi sono stati accatastati, insieme alle teche, nell’ex convento degli Agostiniani, lungo corso XX Settembre, nel cuore della città.

Si sperava che il museo “Oltre le Mura” potesse riaprire i battenti prima dell’estate 2014. Ma così non è stato. Mentre gli uffici della Soprintendenza, unitamente agli operatori (alcuni dei quali erano addetti proprio a garantire la fruibilità del museo), sono stati trasferiti nei locali vuoti dell’ex sezione staccata del Tribunale, i reperti archeologici sono finiti in … naftalina, privando l’offerta turistica mandurina di una delle proposte più attrattive.

Qualche giorno fa, poco prima di Ferragosto, il Comune ha pubblicato la nuova gara d’appalto, che prevede il completamento degli interventi di consolidamento e recupero, per un investimento di poco inferiore ai 140mila euro. Ora bisogna sperare che non vi siano intoppi vari e che almeno nell’estate del 2015 il museo sia nuovamente visitabile.












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