domenica 22 dicembre 2024


06/09/2014 14:38:43 - Manduria - Cultura

«Credo che la scelta di attribuire a me il premio “San Gregorio Magno” sia stata dettata anche dalla consapevolezza che occorra ridare slancio alla ricerca e allo studio della nostra storia»

Il premio “San Gregorio Magno”, riconoscimento che da sette anni viene attribuito al cittadino manduriano che si è distinto nei campi della cultura, del sociale, dello sport o della finanza, è stato consegnato a Elio Dimitri, 88 anni, avvocato e storico, apprezzato per l’impegno profuso presso la biblioteca comunale “Marco Gatti” e per gli studi bibliografici sulla storia del Mezzogiorno, per i quali è diventato importante riferimento per bibliofili, studiosi e per istituzioni culturali nazionali ed estere.
Preziosi anche gli studi sul Monastero delle Benedettine, sulla tradizionale processione penitenziale di San Pietro e sul digiuno dell’Immacolata (così legato alla nostra storia e alla fede della città), nonché la pubblicazione “La via di Maria” sull’iconografia e le opere d’arte che raffigurano la Vergine nel territorio diocesano.
La consegna della targa ha avuto luogo, in chiesa Madre, al termine della solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo emerito di Cagliari, mons. Giuseppe Mani, e dal vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello.
Visibilmente emozionato, Elio Dimitri, cui già lo scorso anno (su iniziativa del commissario straordinario Lombardo) è stata attribuita la cittadinanza onoraria di Manduria, ha espresso, con la sua proverbiale umiltà, parole di ringraziamento per l’ormai ambito riconoscimento ricevuto.
«Credo che la scelta di attribuire a me il premio “San Gregorio Magno” sia stata dettata anche dalla consapevolezza che occorra ridare slancio alla ricerca e allo studio della nostra storia» ha affermato l’apprezzato operatore culturale mandurino. «Solo conoscendo le nostre radici si può comprendere il presente. Già Cicerone, tanti secoli fa, sosteneva che la storia è maestra di vita, vera testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, messaggera dell’antichità».
Un premio meritato per uno storico che ha dedicato tutta la propria vita alla ricerca e allo studio.
«La sua presenza costante e discreta» ha affermato mons. Franco Dinoi presentando Elio Dimitri, «è diventata l’invito allo studio di tanti che si sono avvicinati all’approfondimento della nostra storia civica e a tanti studenti delle scuole secondarie che tra i testi cercano notizie o approfondimenti».











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