venerdì 22 novembre 2024


17/09/2014 17:51:37 - Maruggio - Attualità

La pioggia abbandonante e quasi ininterrotta della prima di settembre e l’inevitabile abbassamento termico ha bloccato lo sviluppo degli embrioni

Le 21 uova di tartaruga della specie “Caretta Caretta” non si schiuderanno più.
La pioggia abbandonante e quasi ininterrotta della prima di settembre e l’inevitabile abbassamento termico ha bloccato lo sviluppo degli embrioni.
«Le uova sono morte a causa della pioggia caduta ben quasi 20 giorni» ci racconta Fabio Millarte, presidente del Wwf di Taranto e responsabile di questa associazione per l’intera provincia, che con tanti altri volontari (semplici cittadini ma anche animalisti del Wwf di Policoro), hanno encomi abilmente tutelato (dai possibili attacchi dei predatori o dall’incauto passaggio dei bagnanti) e monitorato il nido per oltre un mese, giorno e notte. Nel primo periodo, dormendo sugli arenili e trascorrendo le giornate sotto gli ombrelloni nei pressi del nido. Poi, grazie all’iniziativa del Comune e dell’associazione “Misericordia”, hanno potuto disporre di una tenda.
Il nido fu trovato, quasi casualmente, da un bagnante, che, attratto dalle orme della tartaruga che aveva deposto le uova, segnalò l’evento agli enti competenti. Nido che, però, stato costruito troppo vicino al bagnasciuga. Molte delle circa 70 uova depositate dall’esemplare della specie “Caretta Caretta” risultarono sin da subito danneggiate dall’umidità. Solo 21, infatti, furono recuperate e risistemate, sotto la sabbia, a pochi metri dall’originario nido, in una zona più interna.
«Dopo lo spostamento, le uova sono cresciute ancora» fa presente Millarte. «Ieri abbiamo aperto il nido, ricevendo la conferma che l’embrione era in effetti cresciuto, ma il freddo ha bloccato lo sviluppo».










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