«Vendola pensi al governo della Puglia, i suoi successori ci sono già»
«Ancora una volta il tema della salute in Puglia si affronta in maniera strumentale, a destra come a sinistra. Si vuole far credere ai cittadini che le questioni del riordino ospedaliero, così come quella delle nomine dei direttori delle Asl, siano legate alla campagna elettorale. Il dubbio che mi viene, però, è che proprio chi solleva questo dubbio sia il primo a temere di perdere consensi in seguito alle sue decisioni. Al pari di altre sensibilità politiche, il Partito democratico ha dimostrato negli anni di tenere molto alla salute dei pugliesi, difendendo le scelte giuste ma anche contestando provvedimenti che abbiamo ritenuto sbagliati. Lo abbiamo fatto combattendo a viso aperto, anche contro i cosiddetti ‘capi’. Ed è per questo che sul riordino ospedaliero, le nuove reti, le nomine dei Direttori delle Asl, riteniamo necessario prendere in esame alcuni elementi che si stanno invece tacendo. Innanzitutto, dobbiamo ricordare che il Patto per la Salute, entro il quale si sviluppa poi il Piano per la salute, prevede trenta regolamenti attuativi che il governo nazionale deve ancora licenziare. Del Piano per la salute, dunque, non c’è ancora neppure una bozza. Motivo per cui su questo tema non è stata neppure convocata la Conferenza Stato-Regioni. Vi sono ipotesi che rivisitano i Lea (Livelli essenziali di assistenza) sui quali, e sulle risorse necessarie per attuarli, lo Stato sta ancora ragionando. C’è anche una ipotesi che riguarda il Piano per la prevenzione, ma anche questo non è ancora Dpcm. Richiamo tutto questo per dire che il Governo italiano, in materia di Sanita, è impegnato a ridefinire i parametri offerta prestazionale-domanda dei cittadini sul piano nazionale. Ed è quindi tutto il Paese a essere in una fase di transizione.
Quanto alla nomina dei Direttori generali, che oggi divide i frettolosi dagli attendisti, è giusto far sapere ai cittadini che l’Albo dei Direttori generali, ai quali si dovrebbe far riferimento per le nomine, non è ancora stato pubblicato sul bollettino ragionale. La cosa dovrebbe accadere in questi giorni. La normativa, su questa materia, riconosce agli attuali esclusi dall’Albo sessanta giorni di tempo per ricorrere contro l’esclusione. Per questo motivo, fra sessanta giorni l’Albo potrebbe avere altre presenze in grado di arricchire l’offerta di professionalità. Inoltre, non conosciamo ancora la norma per la quale una ipotesi commissariale delle Asl, possa aversi solo per sessanta giorni.
In questa fase di transizione nazionale, riteniamo che affrontare questi temi con razionalità e consapevolezza, non voglia dire cavalcare elettoralismi ma soltanto procedere nell’interesse dei pugliesi. D’altra parte, si potrebbe pensar male anche di chi, come il presidente di FI, Ignazio Zullo, è d’accordo nel procedere con le nomine: si potrebbe gridare all’inciucio di chi, in campagna elettorale, vuole la benevolenza dei nominati. Ma io, che sono una persona seria, non mi abbandono a questo retropensiero. Ricordo solo a me stesso che, nel 2005, alla scadenza della legislatura, l’allora presidente Fitto, con una prassi di buona politica, commissariò le Asl.
Detto questo, è indubbio che al centrosinistra manca una autorevolezza istituzionale al di sopra delle parti, che affianchi lo stesso presidente Introna come uomo delle istituzioni. OggiAggiungi un appuntamento per oggi, in una fase complessa e delicata, il centrosinistra non ha bisogno di avere autorevoli rappresentanti che scendono in campo come capi del proprio partito. Per questo, a Vendola rivolgo un invito: prendi i temi caldi per la nostra Puglia e dipanali: penso alla gestione dell’ambiente, ai rifiuti, alle discariche. E riconosci anche agli altri tuoi interlocutori onestà intellettuale quando affrontano questi temi, perché sono interessati come te a consentire al centrosinistra di governare. I contendenti, del resto, già esistono, per le primarie e per le elezioni: si chiamano Emiliano, Minervini e Stefano. Tu, Vendola, continua a fare il presidente di tutti noi, come è accaduto in questi 10 importanti anni. Lo hai fatto con il nostro consenso. Lasciamo a Ignazio Zullo la polemica del ‘piove…governo Vendola’, e teniamo per noi il dovere della proposta risolutiva delle questioni».
Pino Romano