L’intervista al bomber Piero Gennari. Col Lizzano un motivo in più per vincere: onorare la memoria del tifoso Vincenzo, scomparso a 24 anni per un male incurabile
Nella quarta giornata di campionato, il Manduria sarà impegnato sul proprio campo contro il Lizzano. Tre punti dividono le due compagini. Contro gli uomini di mister Frascella i messapici sono chiamati ad invertire il trend negativo che li ha visti racimolare un solo punto in tre giornate, frutto del pareggio casalingo col ben più quotato Galatone. E proprio dalla bella prestazione con i leccesi bisogna ripartire per smuovere una classifica già deficitaria e regalare all’esigente tifo biancoverde la prima gioia in campionato. Ancora assenti Gallù e Romano, mister Cosma può contare sulle prestazioni del leader della classifica cannonieri, Pietro Gennari. Fino ad ora, tre reti per lui, al pari di Turi, fantasista del Laterza. E i gol sarebbero potuti essere anche di più, se solo l’attaccante manduriano fosse dotato di maggiore cinismo. Spesso gli viene rimproverato di cercare troppo la giocata, a discapito di concretezza e opportunismo.
“Lo ammetto, alle volte pecco sotto porta, e invece di anticipare la conclusione e liberare immediatamente il tiro, eccedo nella giocata, per cui i difensori avversari hanno tutto il tempo per recuperare oppure perdo la lucidità e di conseguenza divento poco efficace nell’andare a rete. Devo migliorare tantissimo da questo punto di vista”.
È sincero l’attaccante classe 1991, che, dopo aver indossato le maglie di Maruggio, Virtus Francavilla, Fragagnano e Avetrana, ha deciso di vestire i panni del figliol prodigo e di consacrarsi alla causa della sua città.
“In realtà volevo ritirarmi. Nonostante la giovane età avevo deciso di abbandonare il calcio, perché ormai privo di qualunque stimolo. Ma quando sono venuto a conoscenza delle reali difficoltà della società e della volontà di costruire una squadra fatta di giovani e di calciatori locali, non ho saputo dire di no ed eccomi qua, a portare alta la bandiera del calcio manduriano”.
È una piazza esigente quella biancoverde, memore di un passato glorioso, che non è poi così distante, ma neppure realisticamente futuribile.
“Ai tifosi dico di stare tranquilli, perché la squadra sta lavorando bene e i risultati arriveranno presto. Non avremo, forse, tante individualità, ma abbiamo un gruppo fantastico, che scende sempre in campo per dare il 100% e per onorare la prestigiosa maglia dell’UG Manduria Sport”.
E nel match col Lizzano, i ragazzi di mister Cosma avranno un motivo in più per portarsi a casa la vittoria: onorare la memoria di Vincenzo, tifoso fedele e appassionato, stroncato da un male incurabile a soli 24 anni.
Maria Lanzo