Il successo dedicato a Vincenzo, lo sfortunato tifoso biancoverde, stroncato a 24 anni da un male incurabile
MANDURIA-LIZZANO 3-1
MANDURIA: De Marco, Massari, Mero P., Erario (21’ pt De Nitto), Mancuso (22' st Mero S.), Dimitri, Quarta, Lanzo, Scarciglia, Gennari (18' st Fiorenti), Gatto. A disposizione: Dadamo, Quaranta, De Valerio, Lionetti. Allenatore: Cosma
LIZZANO: Pastore, Gallo B., Gallo A., Galzarano (13' st Pizzolla), Lenti A., Franchini (22' st Notaro), Basile, Lenti M., Simili (18' st Monopoli), Palmisano, Antonicelli. A disposizione: Cimino, De Gaetano, Maiorano, Boccuni. Allenatore: Frascella.
ARBITRO: Stefania Menicucci di Lecce
MARCATORI: 19' pt Palmisano, 40' pt Gennari, 4' e 13' st Scarciglia
NOTE: Ammoniti al: 11' pt Lenti M., 29' pt Gallo B., 42' pt De Nitto, 49' pt Antonicelli, 9' st Galzarano, 39’ st Massari
MANDURIA - Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Contro il Lizzano, il Manduria sfodera la più bella prestazione stagionale e incamera i primi tre punti in campionato, che danno ossigeno alla classifica e infondono una buona iniezione di fiducia. È stata la vittoria dell’anima e del bel gioco, un successo da dedicare a Vincenzo, tifoso appassionato e onnipresente, stroncato a soli 24 anni da un male incurabile. Bella la dedica di Gennari, in occasione del gol del pareggio, toccante la commemorazione che squadra e società hanno voluto tributare allo sfortunato giovane poco prima dell’inizio della gara, alla presenza del fratello minore. E anche il gruppo dei supporters organizzati del Lizzano non ha mancato di far sentire la propria vicinanza in un momento così triste.
Manduria ha un tifo da serie A e lo spettacolo che si vede sugli spalti fa il paio a quello che si può ammirare sul terreno di gioco. Tanto del merito è da attribuirsi ai padroni di casa, scesi in campo con lo spirito e il piglio giusti, ben disposti tatticamente e sempre attenti ai dettami dell’allenatore. La mano di mister Cosma comincia a farsi vedere e il pubblico sugli spalti ringrazia. Il Lizzano, presenza impalpabile nel primo tempo, cerca una reazione nella ripresa, e l’ingresso di Pizzolla conferisce quelle geometrie che nella prima frazione di gioco erano mancate.
Il Manduria si schiera con il solito 4-3-3: De Marco in porta, Massari, Mancuso, Dimitri e Pasquale Mero in difesa, Lanzo in cabina di regia con Erario e Gatto a lavorargli ai fianchi, Gennari e Quarta sulle corsie esterne a supporto di Scarciglia.
4-4-2 per il duo Frascella-Palmieri: Pastore a difesa dei pali, i gemelli Gallo esterni bassi, Franchini e Angelo Lenti centrali di difesa, Martino Lenti, Galzarano, Basile e Antonicelli a centrocampo, Simili e Palmisano il tandem d’attacco.
Il primo tempo è un monologo biancoverde. Al predominio sul piano della manovra corrisponde anche quello sul piano delle occasioni da gol. Ci prova prima Gatto, con una semirovesciata che strappa gli applausi del pubblico, poi Gennari, ma la sua punizione capolavoro incoccia sul palo, complice anche una deviazione determinante di Pastore, e poi ancora Quarta, di testa. Ma il calcio non è una scienza esatta e così, alla prima vera occasione, il Lizzano passa. Siamo al 19’ quando Galzarano si mette in proprio sulla sinistra e apparecchia per Palmisano con un calibratissimo lancio a tagliare tutta la difesa biancoverde. L’attaccante lizzanese sbuca alle spalle di Mero e trafigge De Marco con un destro al volo di rara bellezza, che vale non il prezzo di un solo biglietto, ma di tutti i biglietti messi insieme.
La reazione dei padroni di casa non si lascia attendere. È ancora Gennari a impensierire Pastore, ma l’estremo difensore ospite si rifugia in angolo. L’attaccante manduriano a tratti è incontenibile e poco prima dello scadere si procura il calcio di rigore che lui stesso si incarica di trasformare: pallone da una parte e portiere dall’altra, per la rete del meritato pareggio. Nella ripresa, il canovaccio non muta. Sono sempre gli uomini di mister Cosma a fare la gara. Al 3’, Quarta fa le prove del gol, che arriverà puntualissimo un minuto dopo grazie all’incornata di Scarciglia, imbeccato dal perfetto cross di De Nitto. Il capitano biancoverde si ripeterà al 13’, con la rete del 3-1, che mette in ghiaccio l’incontro.
Il Manduria ora amministra e potrebbe addirittura dilagare prima con Quarta e poi con Fiorenti, ma un super Pastore rende meno pesante il passivo. E al 45’ per poco gli ospiti non riaprono l’incontro con Basile, che non riesce ad approfittare di una distrazione della difesa messapica.
Maria Lanzo