La ragazza salentina, di 35 anni, lo ha denunciato: indagato un 46enne della provincia di Napoli
Per vendetta crea un profilo Facebook con il nome della ex e le foto più compromettenti ed imbarazzanti dei momenti in cui si amarono e fecero sesso senza alcuna inibizione. Ma non solo. Per dare il via al viaggio nel mondo del web di quelle immagini scabrose e metterla al corrente di guai in cui si è venuta a trovare per farle del male, lui manda anche due messaggi da quel profilo.
Sono stati giorni terribili per una ragazza salentina di 35 anni. E lo sono stati anche perché il social network più famoso al mondo ci ha impiegato qualche giorno prima di accogliere la richiesta di cancellare il suo profilo. Il motivo? La vittima non era in possesso della mail e della password necessari ad identificarsi oltre che per dimostrare di essere titolari di un profilo.
Ma non ha perso tempo, questa ragazza. E, nonostante si sia chiusa in casa per la vergogna, ce l’ha fatta a sporgere una denuncia in Procura che ha dato il via all’inchiesta per pubblicazione di immagini oscene, diffamazione e sostituzione di persona. Tutto raccontato agli inquirenti, tutto messo nero su bianco.
Del caso si sta ora occupando il pubblico ministero Roberta Licci con i poliziotti della Postale allo scopo di tracciare il percorso informatico seguito dall’autore di quel profilo su Facebook a carattere unicamente pornografico. Sul registro degli indagati c’è il nome dell’unica persona che avrebbe potuto avere a disposizione quelle foto, l’uomo con cui la ragazza ha avuto una relazione.
Si tratta di un 46enne della provincia di Napoli coinvolto nella giornata di ieri dalla perquisizione effettuata nella sua casa allo scopo di rintracciare tutti gli strumenti ed i codici usati per servire la vendetta alla ex su Fb: computer, supporti informatici, gli archivi delle foto, smartphone, fotocamere ed altro ancora.
La Polizia Postale ha le competenze specifiche, ma è probabile il ricorso anche ad un consulente informatico per acquisire tutti i dati della procedura seguita per creare il falso profilo Fb della ex.
Tre in tutto le immagini impiegate. Ma tutte compromettenti, soprattutto se associate al nome della ragazza: due foto di rapporti orali con in evidenza il suo volto e un primo piano delle parti intime. Il piano dell’autore aveva previsto anche l’invio di un messaggio sia al fratello che all’amico della ragazza per scatenare la vergogna, l’angoscia e sconvolgerle la vita quotidiana.
Ed in effetti ci è riuscito. Almeno nei primi giorni. Ma ora quel profilo è stato Facebook rimosso e l’autore si trova nei guai e con la prospettiva di doversi difendere da tre accuse che potrebbero significare un cumulo di pena pesante, se dovesse risultare colpevole. Insomma una vendetta costata cara alla ex sulle prime, ma il cui prezzo rischia di pagarlo anche l’autore. Ed in altra moneta.