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24/10/2014 17:58:00 - Avetrana - Politica

Ieri pomeriggio approvato il Bilancio

La prima seduta dedicata all’approvazione del Bilancio per il 2014 va deserta, ma la maggioranza ritrova l’accordo e ieri pomeriggio il Consiglio, in seconda convocazione, si è dotata dello strumento finanziario.
L’assessore Daniele Petarra e il consigliere Vito Maggiore sono stati di parola. Alla seduta del consesso di martedì, come già annunciato attraverso queste stesse colonne, non si sono presentati, non avendo ottenuto dei preventivi impegni scritti da parte del sindaco De Marco e dall’apparato burocratico e tecnico su alcuni obiettivi da raggiungere entro la fine della consiliatura. Certi di queste defezione e temendone evidentemente delle altre, la maggioranza ha preferito far andare deserta la prima seduta: oltre ai consiglieri di minoranza, infatti, si sono presentati solo il sindaco Mario De Marco e l’assessore al Bilancio, Enzo Tarantino.
Nella giornata di mercoledì, però, Petarra e Maggiore si sono incontrati con il primo cittadino, con altri rappresentanti dell’Amministrazione, con la segretaria generale del Comune Marilena Cavallo, con il responsabile del settore Finanze, Antonio Mazza, e con quello del settore Urbanistica e Territorio, Cosimo Spagnolo. Alla fine del confronto, è stato sottoscritto un documento politico-amministrativo e programmatico di fine mandato, così come richiesto, “a muso duro”, da Petarra e Maggiore.
«Il documento contiene al proprio interno l’indicazione degli obiettivi programmatici ritenuti importantissimi per tutto il territorio avetranese» fanno presente l’assessore Petarra e il consigliere Maggiore. «Fra questo, il completamento del procedimento relativo al P.U.G., con l’adozione in Consiglio Comunale della nuova strumentazione erbanistica entro e non oltre il 2015».
L’intesa, firmata anche dalla componente burocratica/dirigenziale dell’ente pubblico, prevede anche l’impegno a rimodulare il piano finanziario della Tari, apportando dei tagli relativi a interventi “superflui” o “sopravvalutati”, al fine di compensare le minori entrate.
«In un organizzazione politico/democratica, come quella di un ente pubblico, il potere amministrativo è diviso tra quello di indirizzo (spettante alla classe politica, che risponde all’elettorato) e quello di gestione (spettante alla classe burocratica/dirigenziale, che risponde a norme dettate da leggi tal volte complesse e controverse)» è il commento di Petarra e Maggiore. «In alcune circostanze, pur di invertire la rotta, occorre avere il coraggio di alzare la voce in maniera decisa e forte, essendo eventualmente pronti ad arrivare all’irreparabile, come la caduta di una Amministrazione pubblica».










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