Il consigliere di Forza Italia, Luigi Morgante, sposa la linea del Collegio dei revisori dei conti, che hanno espresso un parere “non favorevole” all’atto portato in Consiglio lunedì scorso
«L’approvazione del piano finanziario della Tari è illegittima, in quanto avvenuta dopo il termine ultimo previsto dalla legge».
Il consigliere di Forza Italia, Luigi Morgante, sposa la linea del Collegio dei revisori dei conti, che hanno espresso un parere “non favorevole” all’atto portato in Consiglio lunedì scorso, ovvero 20 giorni dopo il 30 settembre, termine ultimo per l’approvazione indicato dalla legge.
«L’autorizzazione del Prefetto, attraverso la diffida, per l’approvazione del Bilancio di previsione oltre il termine previsto per legge non comporta anche il differimento del termine per l’approvazione delle aliquote e delle tariffe» è la tesi sostenuta dal rappresentante manduriano di Forza Italia. «Il termine del 30 settembre, entro il quale i Comuni sono stati chiamati ad approvare i Bilanci di previsione, è vincolante per l’approvazione dei tributi locali. Questo termine è perentorio e non può essere superato, pena la violazione della irretroattività delle norme tributarie. Quindi il Bilancio di previsione per il 2014 è falsato perche l’Amministrazione Massafra ha approvato illegittimamente le tariffe 2014 con ritardo rispetto a i termini di legge previsti».
Se non vi sarà una sanatoria da parte del Governo, il Comune di Manduria (e tutti gli altri che sono incappati in questo equivoco) andranno incontro, quanto meno, a buchi di Bilancio insanabili.
«Se il Comune dovesse notificare la pretesa tributaria illegittima, in quanto tardivamente approvata, il contribuente potrà fare ricorso alla Commissione Tributaria e pagherà l’importo dovuto dell’anno precedente (quindi, non scatterebbe il 33,39% di aumento, ndr)» prosegue ancora Morgante. «Se invece (come è giusto che sia), il Comune dovesse annullare in autotutela la delibera viziata, o comunque la priverà di ogni efficacia giuridica, il contribuente dovrà pagare, anche autonomamente, il tributo dovuto nell’anno precedente.
In entrambi i casi non si verificherà comunque l’entrata finanziaria prevista: ecco il motivo per cui i Revisori dei Conti hanno espresso parere negativo vista la normativa vigente sulla data di approvazione.
A questo punto all’Amministrazione Massafra non rimane che sperare in una proroga da parte del legislatore per sanare il problema di illegittimità della deliberazione tardiva con cui ha approvato le tariffe Tari per l’anno 2014 e nel contempo sperare che il Ministero delle Finanze non impugni la delibera in questione al T.A.R., essendo previsto in capo allo stesso una legittimazione generale a contestare atti di tributi adottati dall’ente locale per motivi di legittimità.
Solo un’Amministrazione come la sua, sindaco Massafra, poteva incappare in un errore simile» è la conclusione politica di Luigi Morgante. «Le energie, caro sindaco, si utilizzano per amministrare in senso responsabile la nostra città, evitando di rispondere ai tanti che hanno un’idea e opinioni differenti dalle sue, come sta accadendo per il progetto di finanza pubblica delle ditta Mengoli. Lasci stare i tanti “Giovani” e “Migliori” di Manduria, che sono un’importante risorsa politica e di freschezza per questa città».