Le attività, avviate in questi giorni a Manduria, coniugano lo studio teorico con l’apprendimento sul campo, trasformando il parco archeologico della civiltà messapica in teatro di coinvolgenti simulazioni di scavo e di rinvenimenti di reperti
Arte, cultura e storia antica al centro del progetto didattico dell’istituto comprensivo “Prudenzano” e dell’iniziativa “Missione archeologo scuola”, promossa dalle associazioni “Vento Refolo” e “Il gioco dell’arte”. Le attività, avviate in questi giorni a Manduria, coniugano lo studio teorico con l’apprendimento sul campo, trasformando il parco archeologico della civiltà messapica in teatro di coinvolgenti simulazioni di scavo e di rinvenimenti di reperti. Gli esperti delle due associazioni trasformano in piccoli “Indiana Jones” gli studenti della scuola media manduriana, portandoli a vivere un’appassionante giornata culturale, didattica e laboratoriale.
«E’ proprio vero: se i ragazzi sono protagonisti in prima persona di un’attività di questo tipo, sono più predisposti ad imparare» è la premessa dalla docente di Arte Rina Fistetto, referente del progetto dell’istituto “Prudenzano”. «L’attività in questione presenta uno schema pedagogico fondato sull’interazione tra studio teorico e attività sul campo per un profondo supporto alla conoscenza, alla formazione e all’approfondimento della storia del territorio e dell’arte.
Il nostro percorso formativo ha come obiettivo quello di stimolare l’interesse e la curiosità degli alunni, nonché quello di affinare le capacità manipolative, creativo-espressive, lavorando con veri strumenti e reperti, e inoltre studiare la storia locale permette di scoprire e di approfondire le proprie origini. E’ per tali motivi che abbiamo subito apprezzato l’iniziativa propostaci dalle due associazioni culturali e vi abbiamo aderito con entusiasmo».
In un teatro fuori dal tempo, circoscritto da una triplice cerchia di mura megalitiche (V-III sec. a.C.) e contenente un’estesa necropoli, gli studenti sono protagonisti di un divertente campo didattico di archeologia sperimentale, in compagnia di operatori qualificati, i quali li guideranno in una simulazione di scavo stratigrafico.
«Gli alunni prendono familiarità con gli strumenti e il linguaggio tecnico, giungendo alla ricostruzione del passato attraverso lo studio di tracce e fonti storiche, sino al disegno, al lavaggio, alla catalogazione e al restauro dei reperti ritrovati. Proprio come i veri archeologi» aggiungono le guide di “Vento Refolo” e “Il gioco dell’arte”. «Il modulo ludico-formativo prevede anche la visita guidata dell’intera area del Fonte Pliniano e della chiesetta di San Pietro Mandurino. Il tutto in un racconto frammisto di storia e leggenda, narrato con un linguaggio adatto all’età dell’uditorio».