«Se il Comune di Manduria andrà in dissesto, le responsabilità sono da ascrivere al sindaco e ai suoi più fidati collaboratori politici»
Il consigliere Luigi Morgante ha richiesto al Prefetto di Taranto di essere ascoltato affinchè possa essere chiarito ogni dubbio sulla legittimità della delibera di Consiglio Comunale sulla tassa per la raccolta dei rifiuti, approvata dall’Amministrazione Massafra il 20 scorso. Se, come Forza Italia e come lo stesso organo del Collegio dei Revisori dei Conti sostengono, l’o.k. è arrivato oltre il termine consentito dalla legge, resterebbero in vigore le tariffe applicate lo scorso anno e si annullerebbe l’aumento del 33,39% applicato con il provvedimento amministrativo. A quel punto, sarebbe davvero difficile evitare il dissesto finanziario.
«Il termine del 30 settembre 2014 è perentorio per l’approvazione della aliquota della tassa della Tari e, vista la tardiva approvazione del 20 ottobre, l’atto è da ritenersi quindi illegittimo» è la tesi sostenuta dal rappresentante di Forza Italia. «Questa tardiva approvazione, da parte dell’inconcludente Amministrazione Massafra, ha conseguenze sul Bilancio di previsione. Su questi dati ineludibili, si apre un vero problema amministrativo-politico, che può pregiudicare non solo la stabilità politica del sindaco Massafra ma, peggio, potrebbe mandare in dissesto il Comune di Manduria se il legislatore non dovesse sanare con una norma questa tardiva approvazione della TARI».
Morgante critica l’atteggiamento di Massafra.
«Il sindaco Massafra, incurante di tutto, prima va a Roma a chiedere grazia amministrativa per una proroga e poi, con grande faccia tosta, addossa al sottoscritto le responsabilità per un eventuale dissesto perché sollevo il problema di legittimità di un atto, attualmente, fuori norma legislativa» prosegue il consigliere di Forza Italia. «Con atteggiamento paradossale, il sindaco chiede aiuto anche all’on. Chiarelli di Forza Italia per sanare una sua responsabilità amministrativa e si permette pure di fare comunicati stampa, per tranquillizzare se stesso, in cui annuncia che, pur in presenza di un errore, ci sarà forse una proroga.
Ritengo che un atteggiamento più umile e di ravvedimento del sindaco Massafra nell’ammettere un grossolano errore amministrativo renderebbe meno aspro il confronto politico tra maggioranza e minoranza.
Nessuno spera di mandare in dissesto il proprio Comune, ma, se dovesse accadere, le responsabilità saranno del sindaco e dei suoi più fidi collaboratori politici. E, anche se dovesse esserci la proroga, ci aspettiamo le dimissioni di chi ha prodotto questo empasse amministrativo».