Eccellente la prestazione della squadra, impeccabile l’impostazione tattica scelta da mister Cosma
MANDURIA-OTRANTO 2-1
MANDURIA: D'Adamo, Massari, Mero P. (17' st Distratis); Erario, Lanzo, De Valerio; Gatto (39' st Fiorenti), Quaranta, Scarciglia, Gennari (15' st Quarta), De Nitto. A disposizione: De Marco, Tripaldi, Bianco, Lionetti. Allenatore: Cosma
OTRANTO: Abbracciavento, Minerba, Mele (24' st Solombrino), Serra (7' st Setreanu), Nestola, Citto, Palma, Mariano, De Vito, Villani, De Benedetto (7' st Montefusco). A disposizione: Potenza, Schito, Saracino, Pati. Allenatore: Salvadore
ARBITRO: Pierpaolo Natilla di Molfetta. Assistenti: Andrea Masino e Alessandro Parisi di Bari
RETI: 25' pt Villani, 36' pt Gennari, 36' st Quarta
NOTE: ammoniti 19' pt Minerba, 20' pt De Vito, 21' pt De Nitto, 45' pt Citto, 31' st D'Adamo, 45' st Mariano, 46' st Scarciglia. Espulsi: al 48' st Nestola
MANDURIA - Ritorno alla vittoria per il Manduria. Al termine di una prestazione straordinaria, i biancoverdi si impongono per due reti a una sull’Otranto, grazie ai gol messi a segno da Gennari e Quarta. La marcatura dei leccesi porta la firma di Villani, che appaia al primo posto della classifica cannonieri Cristian Quarta, con sette reti.
Gli uomini di mister Cosma sono stati perfetti per l’intera durata dell’incontro, concedendo poco al ben più quotato avversario. Sull’unico errore individuale dei padroni di casa, è arrivato il gol degli ospiti. I giallorossi, inizialmente storditi dall’atteggiamento aggressivo del Manduria, ci mettono un po’ per carburare, ma poi patiscono oltre misura lo schieramento tattico scelto da mister Cosma.
L’allenatore dei messapici rinuncia per la seconda volta consecutiva al tanto caro 4-3-3 e opta per un più equilibrato 4-4-2. Le numerose assenze lo costringono ad arretrare Lanzo sulla linea dei difensori; completano il pacchetto arretrato D’Adamo in porta, Massari e il rientrante Pasquale Mero sugli esterni, De Valerio centrale insieme al centrocampista maruggese, a centrocampo agiscono Erario e De Nitto sulla mediana, con Quaranta e Gatto liberi di svariare sulle fasce, in attacco il tandem Scarciglia-Gennari.
Mister Salvadore sceglie, almeno inizialmente, il solito e collaudato 4-2-4: Abbracciavento a difesa dei pali, Minerba, Citto, Nestola e Mele in difesa, Serra e Mariano nella zona nevralgica del campo, Palma, De Benedetto, De Vito e Villani in attacco.
L’avvio di gara dei padroni di casa è devastante: per almeno dieci minuti i ragazzi di Gianluca Cosma costringono gli avversari nella loro metà campo, presidiando ogni singola zolla del terreno di gioco e asfissiandoli con un pressing a tutto campo. Il capolavoro tattico del tecnico biancoverde prevede una difesa molto alta, che gioca quasi attaccata alla linea del centrocampo. Questo permette ai difensori di casa di giocare sull’anticipo e di vincere quasi tutti i duelli individuali. L’Otranto soffre in mezzo al campo, dove il Manduria ha la superiorità numerica, di conseguenza i rifornimenti per i quattro davanti scarseggiano. Eppure la prima occasione degna di nota è a favore dei giallorossi con Palma, che sfrutta un lungo spiovente dalla sinistra per impegnare D’Adamo con un colpo di testa.
La risposta del Manduria è nei piedi ispirati di De Nitto, che su punizione chiama all’uscita disperata Abbracciavento. I padroni di casa comandano le azioni di gioco e continuano a spingere, ma proprio nel loro momento migliore arriva il vantaggio ospite. Siamo al 25’: De Valerio pecca di ingenuità e perde palla ai limiti dell’area di rigore, ne approfitta l’Otranto per innescare sulla sinistra Villani, che penetra in area e con un destro implacabile non da scampo a D’Adamo. Il difensore biancoverde si farà poi perdonare con una prestazione di grande spessore.
I tarantini non si disuniscono e reagiscono immediatamente. Dopo appena dieci minuti arriva il pareggio. Un De Nitto in grande spolvero recupera palla all’altezza del vertice destro dell’area di rigore avversaria, suggerisce dalla parte opposta per Gennari, che si accentra, si libera di un avversario e conclude imparabilmente.
Mister Salvadore comprende il momento difficile dei suoi in mezzo al campo, si mette a tre in avanti richiamando De Benedetto sulla linea dei centrocampisti, e inverte gli esterni d’attacco. Poco prima del duplice fischio, ancora l’attaccante manduriano impegna Abbracciavento su punizione. Si va all’intervallo sul punteggio di 1-1.
Nella ripresa il copione non cambia. Si fa subito vedere Gennari con una volèe dalla distanza, ma il suo tocco delicato va leggermente alto. Poco dopo, il vice capocannoniere del torneo abbandonerà il terreno di gioco per crampi. Gli subentra Dario Quarta, che si rivelerà la carta vincente della partita. Dai suoi piedi la rete della vittoria. È il 36’ quando l’esterno offensivo riceve palla lungo l’out di sinistra, converge verso l’interno e scaglia un tiro verso il palo più lontano, imparabile per Abbracciavento. L’Otranto cerca di scuotersi e tenta il forcing negli ultimi dieci minuti, ma il massimo sforzo produce solo un tiro poco prima dello scadere, che D’Adamo respinge con uno scatto felino verso l’angolino basso, salvando una vittoria strameritata.
Maria Lanzo