martedì 26 novembre 2024


22/11/2014 14:32:03 - Salento - Attualità

Vede come attori fondamentali importanti istituzioni: le cinque scuole superiori della città (ITES “G. Calò”, liceo scientifico “F. Ribezzo” , IISS “De Marco-Valzani” ITST “E. , Fermi” IISS “V. Lilla”), la parrocchia San Lorenzo Martire e l’associazione nazionale “Libera” contro le mafie

A Francavilla Fontana questi giorni ha avuto inizio un’importante progetto sulla legalità che vede come attori fondamentali importanti istituzioni: le cinque scuole superiori della città (ITES “G. Calò”, Liceo scientifico “F. Ribezzo” , IISS “De Marco-Valzani” ITST “E. , Fermi” IISS “V. Lilla”) , la parrocchia San Lorenzo Martire guidata da don Salvatore Rubino e l’associazione nazionale “Libera” contro le mafie, ente morale noto in tutta Italia per il suo intensivo impegno sociale e quello del suo presidente sotto scorta don Luigi Ciotti, che proprio in queste ultime settimane è stato vittima per l’ennesima volta di minacce di morte da parte del Boss di Cosa Nostra Totò Riina, a causa del suo pubblico e chiaro no a un sistema di corruzione che in Italia non porta neanche più coppola e lupara, ma che ormai si è infiltrato sommessamente fin nei gangli istituzionali più importanti del Paese.
Il lavoro consta in numerosi momenti di confronto, formazione e informazione su temi sempre attuali, partendo da un passato stracolmo di ferite a firma di tutte le mafie che hanno piagato lo Stivale, non lasciando per nulla in disparte il territorio brindisino; tant’è che un focus privilegiato sarà proiettato sulla storia di Francesco Ligorio, francavillese vittima di agguato di mafia nel novembre 2010, nato e vissuto nel territorio della Parrocchia di san Lorenzo. Oltre a ravvivare la memoria storica tali momenti di formazione seguiranno le linee guida dei Dettami Costituzionali nonché della valorizzazione del Territorio, punto quest’ultimo indispensabile alla prevenzione di mentalità e pratiche mafiose: dove manca lo Stato, l’impegno sociale e la formazione dei giovani lì attecchisce nel men che non si dica tutto quanto può far bene alle mafie.
Il 2 dicembre sarà la prima data del progetto in cui Michele Gagliardo, formatore del Gruppo Abele, terrà l’incontro con gli studenti, docenti e genitori. I giovani delle quarte a loro volta lavoreranno affiancando gli educatori dell’Oratorio San Lorenzo, e l’intera cittadinanza è invitata a partecipare: l’impegno contro le mafie non conosce età.










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