Dai venti consiglieri di maggioranza di luglio ai nove che hanno votato contro la richiesta di revoca del project financing sulla pubblica illuminazione di venerdì
La seduta del Consiglio Comunale di venerdì ha emesso un primo verdetto. Lo zoccolo duro dell’attuale maggioranza è composto da soli otto consiglieri comunali, oltre al sindaco: i tre della lista del sindaco “Manduria Futura” (Marita Minonne, Giuseppe Maggi e Pierpaolo Barbieri), i tre della Lista Girardi (Leo Girardi, Sandra Di Cursi, Maria Giuliano), e gli indipendenti Nicola Dimonopoli (crediamo non faccia più parte né di “Proposta per Manduria”, lista con la quale è stato eletto, né di “Noi Centro”, lista alla quale ha poi aderito, in quanto, in aula, assume spesso posizioni differenti rispetto a questi due gruppi), e Federico Bentivoglio.
Convinti sostenitori della coalizione-Massafra sono anche i due consiglieri di “Noi Centro” (Maria Quaranta e Antonio Giuliano) e quelli di “Nuovo Centro Destra” (Roberto Puglia e Lino De Mauro), che però venerdì si sono astenuti (tranne De Mauro, che risultava assente).
In una sorta di cuscinetto vi sono i tre consiglieri di “Noi Centro” (Marcello Venere, Silvano Trinchera ed Enzo Pisconti), che hanno un proprio rappresentante in giunta, ma che hanno avversato sin dal primo momento il progetto di finanza sulla pubblica illuminazione: il loro voto è stato decisivo per la sua revoca.
Decisamente più critici verso l’operato dell’Amministrazione-Massafra sono, infine, i due consiglieri di “Proposta per Manduria”, Enzo Andrisano e Mimmo Maggi, nonché gli indipendenti Marco Barbieri e Arcangelo Durante. Anche se non ancora formalmente, riteniamo che questi ultimi quattro possano essere idealmente collocati nella minoranza.
Questo è il quadro delle macerie che resta della maggioranza dopo il voto del project financing sulla pubblica illuminazione, che può costituire una sorta di spartiacque della consiliatura in corso. La battuta d’arresto politica subita dal sindaco Roberto Massafra nella seduta di venerdì non potrà non influire sul proseguo della sua esperienza sullo scranno più importante di palazzo di Città.
Anche perché sarebbe politicamente interessante tastare il “polso” ai componenti della Lista Girardi, il cui umore, dopo la revoca del progetto finanziario sulla pubblica illuminazione, presumiamo sia sensibilmente calato.
Di certo, da ora in poi, come lo stesso Leo Girardi ha auspicato, ci sarà bisogno di chiarezza: occorrerà capire quanti vogliono continuare a sostenere Roberto Massafra e, quindi, a far proseguire la consiliatura e quanti, invece, hanno definitivamente preso le distanze. Bisogna, cioè, verificare se ci sono numeri e voglia per andare avanti, oppure se bisogna iniziare a preparare altre elezioni.