«Credo che sia stato violato un vincolo fondamentale di solidarietà, di lealtà e di rispetto della verità »
Il centrosinistra tenta la ricucitura in extremis
Nichi Vendola strappa sulle primarie: al termine di un vertice di maggioranza, il Governatore ha annunciato che non si farà più la consultazione della base prevista domenica.
«Allo stato non si fanno - ha detto - il centrosinistra non esiste più».
La decisione al termine di una giornata convulsa partita con la dichiarazione di Emiliano secondo cui il leader di Sel aveva chiesto all'ex sindaco di ottenere dall'Udc e Moderati popolari i voti necessari per approvare la variazione di bilancio. Parole cui aveva fatto seguito una immediata reazione di Vendola con la convocazione di un vertice di maggioranza, disertato dallo stato maggiore del Pd.
«Credo che sia stato violato un vincolo fondamentale di solidarietà, di lealtà e di rispetto della verità – ha detto ancora Vendola – Personalmente non intendo ulteriormente esercitarmi in alcun pin pong polemico con Michele Emiliano. Il mio ufficio – ha aggiunto – non è mai stato un mercatino per scambi di alcun genere. Credo che il centrosinistra abbia bisogno di una fisionomia limpida, di non essere l’area dei trasformisti e dei riciclati, abbia bisogno di continuare a dare speranza alla Puglia come ha fatto in questi dieci anni».
Rispondendo ai cronisti su una possibile sua ricandidatura per il terzo mandato da governatore, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha prima fatto una lunga pausa e poi ha risposto di “non aver sentito la domanda”. Incalzato dai giornalisti sull’argomento ha poi replicato: “Domanda inappropriata”. Quanto alla passività che Sel ritiri la candidatura di Dario Stefano dalle primarie, Vendola ha ribadito che “se in questo momento non esiste più, il centrosinistra, per conto mio non esistono neanche più le primarie”.
In serata Emiliano ha pubblicato un post nel quale chiede a Vendola di incontrarlo stamattina per chiarire. Il Governatore, invece, in una intervista a Sky ha detto che il segretario del Pd gli deve chiedere scusa. Oggi si tenta la ricucitura: convocato il tavolo del centrosinistra. Il vicesegretario Pd, Guerini: le primarie si faranno
LE DICHIARAZIONI DI EMILIANO
Alle critiche sollevate da maggioranza e opposizione dopo l'annuncio, dato due giorni fa, del sostegno dell'Udc al centrosinistra per le prossime regionali in Puglia, il segretario del Pd, Michele Emiliano, candidato alle primarie di coalizione per la poltrona di governatore, risponde che è stato proprio Vendola ad avergli chiesto di ottenere i voti dell'Udc. Emiliano spiega che «lo scorso novembre» il leader di Sel «Nichi Vendola ha chiesto a me di ottenere dall'Udc e Moderati popolari i voti necessari per approvare la variazione di bilancio» della Regione Puglia: «lo ha fatto - precisa Emiliano - davanti a tutti i partiti», tra cui «Puglia per Vendola e Sel».
LA RISPOSTA DI VENDOLA
A distanza di poco tempo dalla pubblicazione delle dichiarazioni di Emiliano, il leader di Sel, Nichi Vendola, ha convocato con urgenza un vertice di maggioranza che si è tenuto nel pomeriggio a Bari. Non si arrestano dunque le polemiche che il sostegno dell'Udc al centrosinistra ha suscitato in entrambi gli schieramenti: il centrodestra ha parlato di tradimento dei centristi perchè sperava nel sostegno di questi ultimi alle elezioni regionali; mentre Sel e Puglia per Vendola, anche in ragione dell'accordo di Udc con Ncd a livello nazionale per la Costituente popolare, hanno dichiarato che Emiliano ha spaccato il centrosinistra, facendo accordi personali con l'Udc.
PD ASSENTE AL VERTICE
Mancavano solo i rappresentanti del Pd al vertice di maggioranza convocato dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nella sede della presidenza. Dal vertice convocato d’urgenza, assenti Emiliano e il capogruppo alla Regione dei democratici, Pino Romano che hanno fatto sapere di essere impegnati fuori Bari per la campagna elettorale per le primarie. Hanno partecipato invece i capigruppo regionali di Sel, Michele Losappio, Puglia per Vendola, Angelo Disabato, Tommy Attanasio per Realtà Italia, Donato Pellegrino per i Socialisti, Cecchino Damone del Gruppo Misto, Aurelio Gianfreda per Democratici autonomi. Presenti, inoltre, i segretari regionali di Puglia in più, Nicola Scelsi, e di Sel, Gano Cataldo, e il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna.
«Credo che sia stato violato un vincolo fondamentale di solidarietà, di lealtà e di rispetto della verità – ha detto ancora Vendola – Personalmente non intendo ulteriormente esercitarmi in alcun pin pong polemico con Michele Emiliano. Il mio ufficio – ha aggiunto – non è mai stato un mercatino per scambi di alcun genere. Credo che il centrosinistra abbia bisogno di una fisionomia limpida, di non essere l’area dei trasformisti e dei riciclati, abbia bisogno di continuare a dare speranza alla Puglia come ha fatto in questi dieci anni».
Rispondendo ai cronisti su una possibile sua ricandidatura per il terzo mandato da governatore, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha prima fatto una lunga pausa e poi ha risposto di “non aver sentito la domanda”. Incalzato dai giornalisti sull’argomento ha poi replicato: “Domanda inappropriata”. Quanto alla passività che Sel ritiri la candidatura di Dario Stefano dalle primarie, Vendola ha ribadito che “se in questo momento non esiste più, il centrosinistra, per conto mio non esistono neanche più le primarie”.
In serata Emiliano ha pubblicato un post nel quale chiede a Vendola di incontrarlo stamattina per chiarire. Il Governatore, invece, in una intervista a Sky ha detto che il segretario del Pd gli deve chiedere scusa. Oggi si tenta la ricucitura: convocato il tavolo del centrosinistra. Il vicesegretario Pd, Guerini: le primarie si faranno
LE DICHIARAZIONI DI EMILIANO
Alle critiche sollevate da maggioranza e opposizione dopo l'annuncio, dato due giorni fa, del sostegno dell'Udc al centrosinistra per le prossime regionali in Puglia, il segretario del Pd, Michele Emiliano, candidato alle primarie di coalizione per la poltrona di governatore, risponde che è stato proprio Vendola ad avergli chiesto di ottenere i voti dell'Udc. Emiliano spiega che «lo scorso novembre» il leader di Sel «Nichi Vendola ha chiesto a me di ottenere dall'Udc e Moderati popolari i voti necessari per approvare la variazione di bilancio» della Regione Puglia: «lo ha fatto - precisa Emiliano - davanti a tutti i partiti», tra cui «Puglia per Vendola e Sel».
LA RISPOSTA DI VENDOLA
A distanza di poco tempo dalla pubblicazione delle dichiarazioni di Emiliano, il leader di Sel, Nichi Vendola, ha convocato con urgenza un vertice di maggioranza che si è tenuto nel pomeriggio a Bari. Non si arrestano dunque le polemiche che il sostegno dell'Udc al centrosinistra ha suscitato in entrambi gli schieramenti: il centrodestra ha parlato di tradimento dei centristi perchè sperava nel sostegno di questi ultimi alle elezioni regionali; mentre Sel e Puglia per Vendola, anche in ragione dell'accordo di Udc con Ncd a livello nazionale per la Costituente popolare, hanno dichiarato che Emiliano ha spaccato il centrosinistra, facendo accordi personali con l'Udc.
PD ASSENTE AL VERTICE
Mancavano solo i rappresentanti del Pd al vertice di maggioranza convocato dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nella sede della presidenza. Dal vertice convocato d’urgenza, assenti Emiliano e il capogruppo alla Regione dei democratici, Pino Romano che hanno fatto sapere di essere impegnati fuori Bari per la campagna elettorale per le primarie. Hanno partecipato invece i capigruppo regionali di Sel, Michele Losappio, Puglia per Vendola, Angelo Disabato, Tommy Attanasio per Realtà Italia, Donato Pellegrino per i Socialisti, Cecchino Damone del Gruppo Misto, Aurelio Gianfreda per Democratici autonomi. Presenti, inoltre, i segretari regionali di Puglia in più, Nicola Scelsi, e di Sel, Gano Cataldo, e il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna.