Il Tarentum Festival 2014 ha visto cimentarsi anche alcuni studenti del triennio superiore, che hanno impersonato un’originale Medea, icona leggendaria della femminilità in conflitto drammatico tra il dovere della maternità e la vendetta per l’amore tradito
I giovani del liceo classico e scientifico “De Sanctis-Galilei” brillano nella Medea di Euripide fra teatro, musica e danza.
Il Tarentum Festival 2014 ha visto cimentarsi anche alcuni studenti del triennio superiore, che hanno impersonato un’originale Medea, icona leggendaria della femminilità in conflitto drammatico tra il dovere della maternità e la vendetta per l’amore tradito.
“Il conflitto tra opposti sentimenti si è manifestato fin dall’inizio nella performance liceale, con una simbolica danza-lotta tra le due”mentes” della maga barbara, la bona mens e la mala mens, tra danza, musica e recitazione. Le musiche originali degli allievi si sono avvicendate con le parole recitate in un crescendo di tensioni e diverbi, in cui corpo e voce sono entrati in azione costantemente” si legge in una nota a firma di Cettina Messina. “Il culmine della drammaticità si è raggiunto con la rappresentazione velata del crimine compiuto dalla donna, pieno di emotività recitativa”.
Questi i protagonisti dello spettacolo: Roberta Margheriti al flauto, Simone Duggento alle percussioni, Sara Dimitri al violino; Federica Pisconti e Sara Dimilito nella danza; Ilaria Tarentini, Martina Delia, Ilenia Tarantino, Roberta Chianura, Enrica Caforio, Chiara Moccia, Erika Zollino, Lorena Gennari, Ilaria Destratis (coriste); Costantina Doria, la nutrice; Mattia Stefanelli (messaggero), Lorenzo Di Lauro (Creonte); Gabriele Magliola (Giasone), Maria Enrica Pellegrini (Medea).
Notevole il successo avuto trai numerosi presenti, così come il loro entusiasmo, che il pensiero di una di loro, Enrica Caforio, riassume così: «Come tanti che “credono nei giovani”, anche io lo faccio e oso anche scommettere su di me e sui miei compagni/colleghi. Infatti solo queste iniziative possono , attraverso la musica, la recitazione, anche attraverso la semplice lettura di brani antologici scaturire interesse e impedirci di disperdere l’importanza delle nostre radici classiche».