«Le liste e i movimenti della Federazione Alto Salento sono state fondamentali per il successo di Michele Emiliano nelle province di Taranto e Brindisi»
A sostenerlo è Tullio Mancino, presidente della Federazione Alto Salento e rappresentante del movimento “Giovani per Manduria”, che commenta il risultato della primarie per le Regionali del centrosinistra. Nella città messapica i votanti sono stati 582. Il successo dell’ex sindaco di Bari non è stato così netto come in altre realtà, smentendo anche le previsioni della vigilia. Michele Emiliano ha infatti ottenuto 304 voti, pari al 52,23%. Il senatore Stefano ha ottenuto solo 44 voti in meno: 260, pari al 44,67%. Infine Guglielmo Minervini, al quale i manduriani hanno attribuito 18 voti, pari al 3,09%.
«I risultati delle due province in cui sono presenti liste e movimenti della Federazione a cui abbiamo aderito, confermano l’apporto fondamentale delle reti civiche alla partecipazione e al sostegno del proprio candidato» sostiene Mancino. «La bassa affluenza che ha distinto Taranto e Brindisi conferma che i soli partiti della coalizione di centro sinistra non avrebbero potuto arginare la disaffezione dell’elettorato e la spinta in avanti che in molti Comuni ha registrato il candidato di Sel.
Il caso di Manduria merita una riflessione particolare. È chiaro a tutti infatti che senza l’apporto del nostro movimento Michele Emiliano avrebbe rischiato di perdere la partita contro Stefano.
Il grande risultato ottenuto da lui è la dimostrazione che la società civile ha condiviso le ragioni della nostra scelta e crede insieme a noi che egli possa interpretare al meglio le istanze e i bisogni particolari del nostro territorio.
È proprio da qui che intendiamo proseguire il nostro cammino; contribuendo alla scrittura di un programma elettorale che tenga conto delle priorità attraverso l’ascolto dei cittadini che saranno, insieme a noi, i protagonisti del proprio futuro».