Gennari ed Erario ribaltano il risultato, dopo la rete su rigore di Cimino
MANDURIA-AVETRANA 2-1
MANDURIA: D'Adamo, Massari, Mero S., Erario, Mancuso (48' st Quaranta), Dimitri, Mero P., Gatto, Scarciglia (35' st Mummolo), Gennari (18' st Quarta), De Nitto. A disposizione: De Marco, De Valerio, Tripaldi, Distratis. Allenatore: Cosma
AVETRANA: Petranca, Cennamo, Nazaro, Arcadio, De Florio, Scarciglia, Trisciuzzi (38' st Passiatore), Gioia, Galeandro, Cimino, Donadei. A disposizione: Bracciale, Cazzolla, Petarra, Macrì, Dinoi, Saracino. Allenatore: Pellegrino
ARBITRO: Valerio Vogliacco di Bari. Assistenti: Gianmarco Spedicato di Lecce e Andrea Masino di Bari
RETI: 29' pt Cimino rigore, 33' pt Gennari, 31' st Erario
NOTE: Ammoniti: al 30' pt Scarciglia F., 36' st Mummolo. Espulsi: al 10' st De Marco direttamente dalla panchina e mister Cosma, 27' st Dimitri per doppia ammonizione
MANDURIA - Il Manduria si aggiudica il derby con l’Avetrana, seconda vittoria consecutiva, e vola a 20 punti dopo quattordici giornate. Un risultato inatteso alla vigilia, reso solo possibile grazie allo straordinario lavoro svolto dallo staff tecnico capitanato da un allenatore serio e preparato come Gianluca Cosma, allo spirito di abnegazione e attaccamento alla maglia messo in mostra dai giocatori, e al supporto di una società sempre vigile e presente. Non si spiega, altrimenti, il grande campionato disputato dai biancoverdi, che possono essere considerati, senza tema di smentita, come una delle sorprese del torneo.
Tutto da rifare in casa Avetrana. La squadra, al secondo ko di fila, è sembrata spenta e poco in palla, anche se a sprazzi, i biancorossi hanno dimostrato che, giocando palla a terra, possono mettere in mostra cose interessanti. Nell’undici titolare schierato da mister Pellegrino, che deve fare a meno degli squalificati Eleni, Montanaro e Vasco, trovano posto, dal primo minuto, gli acquisti dicembrini Galeandro e Arcadio. 4-4-2 per il tecnico biancorosso, con Petranca tra i pali, Cennamo, Scarciglia, De Florio e Nazaro in difesa, Trisciuzzi, Gioia, Arcadio e Cimino a centrocampo, Donadei e Galeandro in attacco. Modulo speculare per i padroni di casa, privi dello squalificato Lanzo: D’Adamo a difesa dei pali, Massari, Mancuso, Dimitri e Simone Mero pacchetto arretrato, De Nitto, Gatto, Erario e Pasquale Mero a centrocampo, Scarciglia e Gennari tandem offensivo.
Il match andato in scena al “Dimitri” è stato equilibrato, nonostante la disparità di valori tecnici, ma anche piuttosto nervoso e contratto. Ne ha risentito lo spettacolo. Nei primi venti minuti, le due squadre si fronteggiano prevalentemente a centrocampo, intente a prendersi le misure. Il primo sussulto arriva a cavallo del 24’ pt, quando gli ospiti si rendono pericolosi con Gioia e Trisciuzzi, che non riescono a trovare la deviazione vincente sotto porta su un assist particolarmente invitante. Sul ribaltamento di fronte, occasione clamorosa per il Manduria: Gennari pesca in profondità Scarciglia con un lancio a scavalcare la difesa, il capitano biancoverde controlla ma calcia sul corpo dell’estremo difensore avversario.
Alcuni istanti dopo, Cimino ci prova da fuori, ma D’Adamo controlla agevolmente. Al 29’ pt, l’Avetrana passa: Galeandro viene agganciato in area, Vogliacco di Bari decreta il calcio di rigore, che Cimino trasforma.
Ma i biancorossi non hanno ancora fatto i conti con la vena realizzativa di Gennari, e così, dopo soli quattro minuti, il Manduria perviene al pareggio grazie alla meravigliosa punizione a giro del fantasista biancoverde, che va a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali. Al 49’ pt, ancora Gioia, il più propositivo dei suoi, mette al centro un pallone invitante, ma Trisciuzzi non ne approfitta. Il primo tempo si chiude sull’1-1.
Nella ripresa il copione non cambia. Al 14’ ci prova Cimino, chiamato in profondità dal suggerimento di Galeandro, ma l’ex Manduria viene neutralizzato dalla parata in uscita bassa di D’Adamo. Brutta tegola per i padroni di casa al 27’. Dimitri, già ammonito, si vede sventolare in faccia il secondo cartellino giallo, che gli costa l’espulsione. Ma questo non impedisce ai biancoverdi di sfoderare le residue energie. Intorno alla mezzora, Erario, calciatore simbolo dell’orgoglio biancoverde, fa esplodere il “Dimitri”. De Nitto pennella da calcio piazzato e il centrocampista manduriano insacca di testa. È il gol del definitivo 2-1, che neanche i tentativi di Donadei e Galeandro (traversa per lui), riescono a ribaltare.
In mezzo, ghiotta opportunità per Quarta, che conclude, con un tiro di poco a lato, una sgroppata lungo l’out di sinistra. Vittoria alla fine meritata per i ragazzi di mister Cosma, che hanno letteralmente gettato il cuore oltre l’ostacolo.
Maria Lanzo