venerdì 22 novembre 2024


15/12/2014 20:08:53 - Manduria - Politica

L’intervento della coordinatrice del Pd di Manduria, Katia Malagnino

« Il Patto per Manduria (composto da 18 punti), sottoscritto dalla “maggioranza” dell’Amministrazione Massafra è fallito».
Dopo le altre debacle che si sono registrate nella seduta di venerdì del Consiglio Comunale, l’Amministrazione ritorna nuovamente nel mirino della minoranza.
«Il Consiglio Comunale di venerdì ha ancora una volta confermato quanto il PD sostiene da mesi» afferma la segretaria cittadina del Partito Democratico, Katia Malagnino. «Il PD ha sempre sostenuto che il minestrone del “Massafra bis” era finalizzato ad uno scambio di poltrone e non diretto a tutelare e fare gli interessi della città.
Il Consiglio Comunale, con 12 voti a favore e solo 9 contrari, ha revocato la delibera 37 del 26 novembre del 2013, che avrebbe consentito all’Amministrazione di riordinare gli uffici e, dunque, sopprimere le dirigenze. La revoca della delibera era necessaria tenuto conto che la soppressione delle dirigenze avrebbe paralizzato ancora di più la macchina amministrativa e, probabilmente, costituito un contenzioso a costi maggiori rispetto al possibile risparmio».
Questo è il secondo atto importante dell’Amministrazione-Massafra che il Consiglio riesce a revocare. Il primo è stato il progetto finanziario sulla pubblica illuminazione.
«La delibera di Consiglio Comunale numero 37 del 26 novembre dello scorso anno è il secondo atto della giunta Massafra che viene revocato su proposta dei consiglieri del Partito Democratico, Amleto Della Rocca e Maria Grazia Cascarano, che già lo avevano bocciato nella originaria formulazione, anche se fu votato da quei consiglieri comunali che siedono nei banchi della maggioranza».
Katia Malagnino esprime, infine, un proprio giudizio politico.
«Appare sconcertante che, in questa situazione di marasma, il sindaco faccia finta di niente» afferma la segretaria cittadina del Partito Democratico. «La revoca del progetto Mengoli qualche settimana fa e la delibera 37/2013 di venerdì scorso sembra che non interessi al sindaco. Il primo cittadino continua a chiudere gli occhi e far finta che non esista una situazione gravissima. Non ha più la maggioranza che sostiene la sua azione e gli atti prodotti dalla sua giunta vengono revocati.
Allora sarebbe necessaria una presa d’atto e, con coscienza, ammettere che il programma del “sindaco civico” è fallito.
La città non può essere governata così, non si può galleggiare e rimanere in un limbo facendo finta che nulla accade.
Manduria merita di essere governata con competenza e serietà, elementi che purtroppo ad oggi non sono assolutamente riscontrabili nella giunta Massafra».
Occorre capire con certezza quanti e quali consiglieri d’opposizione che oggi contribuiscono a revocare gli atti della giunta sono disposti a lanciare una raccolta di firme per sciogliere il Consiglio ed evitare che l’agonia continui. Sino a quando si potrà continuare a governare approvando provvedimenti fondamentali in giunta, per poi “subire” la loro revoca in Consiglio?
Crediamo che la città pretenda chiarezza per capire quanti sono attaccati alla poltrona, pronti a lanciare la ciambella di salvataggio a Roberto Massafra.










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