Si tratta di una patologia molto rara, nello specifico è risultato essere un liposarcoma retroperitoneale
Rimosso con successo, al termine di una complessa operazione chirurgica, un tumore dal peso complessivo di circa 8 chili. La complicata operazione è stata eseguita dalla Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’ospedale «A. Perrino» di Brindisi, diretta dal dottor Giuseppe Manca, con successo, su un paziente inviato al nosocomio brindisino da chirurghi di un’altra provincia. Si tratta di una patologia molto rara, nello specifico è risultato essere un liposarcoma retroperitoneale. La situazione clinica del paziente si presentava piuttosto critica in quanto era presente una massa di dimensioni enormi che comprometteva in maniera molto seria numerosi organi vitali. Nonostante la grande difficoltà e l’elevatissimo rischio chirurgico, la decisione di procedere con un intervento è stata presa unanimemente. L’intervento, lungo ed estremamente delicato, è consistito nella asportazione della massa che aveva completamente spostato gli organi dalla loro normale posizione.
Nel corso dell’operazione si è resa necessaria anche l’asportazione di uno dei reni che era inglobato nella stessa neoformazione. Nonostante il peso e le dimensioni, nonché i pericolosissimi rapporti che essa aveva stretto con organi vitali, la meticolosa e accurata dissezione durante l’intervento ha consentito di asportare la massa senza residuo di malattia, come testimoniato dall’esame istologico, e senza lesionare strutture. La massa all’esame istologico definitivo aveva un peso complessivo di quasi 8 kg, risultando essere ciò che i chirurghi del presidio brindisino avevano sospettato, ovvero un liposarcoma retroperitoneale.
Grazie alla collaborazione dell’equipe di Anestesisti e Rianimatori il paziente è stato tenuto in osservazione in Rianimazione per le 24 ore successive all’intervento, continuando successivamente la degenza nel reparto di Chirurgia fino alla dimissione. Il liposarcoma è stato descritto già nel 1857 da R. Virchow e oggi rappresenta un tumore molto raro; ogni anno ne vengono descritti circa 5000 nuovi casi, vale a dire circa l’1% di tutte le nuove diagnosi di tumore per anno. «Queste poche informazioni tecniche ed il caso clinico presentato - dice una nota diramata dalla Asl di Brindisi - vogliono descrivere quanto una patologia, anche molto rara e molto difficile da curare, possa trovare adeguato trattamento nella nostra realtà sanitaria, dove impegno e applicazione contribuiscono ad assicurare all’utenza prestazioni positive e soddisfacenti».