Se dovesse essere accertata l’irregolarità, le delibere approvate saranno da considerate nulle
Altra “bufera” in Consiglio Comunale: due esposti sono stati presentati alla Digos della Polizia (firmati dai consiglieri Durante, M. Barbieri e Andrisano) e ai Carabinieri (formato dal consigliere Durante) per denunciare la “violazione” del regolamento sui lavori del consesso.
Nonostante la seduta si preannunciasse tranquilla, al primo appello del segretario generale hanno risposto solo 16 consiglieri. Avendo intuito che in quel momento la maggioranza non disponesse del numero di presenze minimo per garantire la validità dei lavori, quattro consiglieri (Andrisano e Maggi di “Proposta per Manduria”, Marco Barbieri e Durante indipendenti), hanno deciso di abbandonare l’aula, chiedendo al segretario di procedere con un nuovo appello. Non essendo in quel frangente sopraggiunto nessun altro consigliere, i presenti sono scesi a 12 unità e, pertanto, a un numero inferiore a quello minimo richiesto per assicurare la validità della seduta.
Il presidente del Consiglio Comunale Dimonopoli ha chiesto lumi al segretario generale, il quale ha risposto che il consesso è sovrano e che avrebbe potuto attendere, in buona sostanza, l’arrivo, preannunciato, del consigliere Girardi. Mentre montava la protesta dei quattro consiglieri di minoranza (che nel frattempo erano passati dalla parte dell’aula riservata al pubblico), il sindaco Massafra ha chiesto la parola per rivolgere gli auguri al Consiglio Comunale e alla città. Un chiaro espediente per prendere tempo e per consentire al consigliere Girardi di raggiungere l’aula consiliare.
Dopo circa cinque minuti, Girardi ha preso posto nel proprio scranno e, in quel momento, il presidente del Consiglio Comunale Dimonopoli ha chiesto per la terza volta al segretario generale di procedere con l’appello. I presenti sono diventati 13 e, quindi, finalmente Dimonopoli ha potuto proclamare la validità della seduta.
Un comportamento che ha scatenato ancor di più la reazione dei quattro consiglieri che avevano abbandonato l’aula, i quali hanno accusato a gran voce Dimonopoli di aver commesso il reato di “abuso d’ufficio”, chiedendo ai poliziotti della Digos presenti di annotare quanto accaduto.
Nelle denunce, poi formalizzate ieri mattina, si pone l’accento sul comportamento del presidente del Consiglio Dimonopoli e sulla scelta del segretario generale di lasciare al consesso la libertà di scelta al momento del secondo appello, quando, ovvero, hanno risposto solo 12 consiglieri, uno in meno rispetto al numero legale previsto dallo Statuto.
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In rete la prima puntata del “Prudenzano News”, notiziario on line realizzato dagli alunni dell’istituto comprensivo “Prudenzano” di Manduria