venerdì 22 novembre 2024


20/01/2015 18:49:46 - Maruggio - Attualità

Si terrà il 5 febbraio: potrebbe sbloccare l’ordinanza di interdizione dello scalo d’alaggio

Il Comune di Maruggio ha convocato la conferenza dei servizi per definire e programmare gli interventi di movimentazione di sedimenti marini in ambiente sommerso con nuove tecnologie finalizzati al ripristino del passo di accesso al porto turistico di Campomarino. Si tratta della fase preliminare e propedeutica per le successive opere di manutenzione ordinaria e straordinaria dello specchio acqueo del porto peschereccio.
La conferenza dei servizi, convocata con carattere d’urgenza, avrà luogo il 5 febbraio, alle ore 10, presso l’aula consiliare di Palazzo di Città. Sono stati invitati a partecipare i seguenti enti pubblici: la Provincia di Taranto, la Capitaneria di Porto di Taranto e la Commissione consultiva locale per la pesca della Regione Puglia. La comunicazione è stata inviata, per conoscenza, anche alla società Torre Moline, al Settore Demanio Marittimo della Regione Puglia, alla Asl di Manduria, all’Ufficio del Genio Civile per le Opere Marittime di Bari e alle Agenzie delle Dogane di Taranto.
La conferenza dei servizi servirà ad acquisire i pareri e le autorizzazioni, i nulla osta e altri atti di assenso, comunque determinanti, richiesti dalle leggi in vigore, relativamente ai “lavori di movimentazione di sedimenti marini in ambiente sommerso con nuove tecnologie, finalizzati al ripristino del passo d’accesso al porto turistico”.
Nella missiva, che reca la firma del responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, Antonio Curri, si precisa, altresì, che “il provvedimento finale emergente dalla conferenza dei servizi sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione e concessione di competenza delle amministrazioni partecipanti o comunque invitate a partecipare, ma risultate assenti”.
E’ questo il primo passo verso il superamento del provvedimento di interdizione dello scalo d’alaggio del porto di Campomarino, emesso un paio di settimane fa dal sindaco Alfredo Longo, il quale, unito anche al sequestro di quello dell’area della ex tonnara di Torre Ovo, ha generato la protesta dei piccoli diportisti.











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