La richiesta, sui muri della città, è firmata da sei fra partiti e movimenti della città: Forza Italia, Movimento Manduria Migliore, Lista Schittulli, Cdu, Fratelli d’Italia, M.S.I.
«Sindaco Massafra, si dimetta. Chiunque la sostituirà farà certamente meglio di lei».
E’ la drastica richiesta avanzata, attraverso un manifesto fatto affiggere sui muri della città, da sei fra partiti e movimenti della città: Forza Italia, Movimento Manduria Migliore, Lista Schittulli, Cdu, Fratelli d’Italia, M.S.I.. Richiesta che non è stata sottoscritta, invece, da un’altra forza di opposizione, il Partito Democratico, che però una ventina di giorni fa, attraverso un documento inviato ai media, era arrivato alla stessa conclusione: aveva auspicato lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale, con le conseguenti elezioni anticipate, da abbinare alle Regionali del maggio prossimo.
«La città lo chiede con forza perché la sua Amministrazione, nata con la promessa del cambiamento, è fallita e sopravvive senza alcun programma, nella peggiore tradizione politica cittadina» si legge nel manifesto. «La sua maggioranza, di volta in volta rattoppata, ha finora partorito quanto segue: l’aumento indiscriminato delle tasse cittadine (TASI, TARI ed IMU) alle massime aliquote consentite; in particolare, l’aumento della TARI di oltre il 33%, tramite delibera di Consiglio approvata fuori termine. Comportamenti contraddittori e sua personale responsabilità sul possibile disastro ambientale ed economico delle marine di Manduria per la conduzione politica e tecnica del problema legato allo scarico in mare del nuovo depuratore consortile. Incapacità di gestione dei rifiuti solidi urbani, con improvvide scelte che hanno triplicato i costi di trasporto e conferimento, che sono totalmente a carico dei cittadini, senza migliorare i problemi ambientali. Traffico cittadino notevolmente peggiorato da scelte incompetenti, con l’interruzione della direttrice principale Taranto Manduria all’ingresso della città che ha causato totale disorganizzazione dell’intera rete di collegamento stradale. Completa assenza di iniziative sulle attività del territorio: agricoltura, artigianato, commercio e turismo. Mancanza totale di programmazione ed investimenti, in particolare sui nostri 18 km di costa e sul patrimonio archeologico ed architettonico. Totale mancanza di riguardo della sua Amministrazione verso l’indegna situazione cimiteriale attuale.
A tutto ciò si aggiunga il fallimento del progetto di pubblica illuminazione: rivelatosi dannoso in tutte le sue sfaccettature economiche, è stato affossato persino da buona parte della sua maggioranza.
Altro che nuovo» è la conclusione dei partiti e dei movimenti che hanno sottoscritto la richiesta di dimissioni rivolta al sindaco Roberto Massafra. «Lei ha dimostrato solo incapacità e voglia di voler sopravvivere a tutti i costi. Questi sono i suoi vessilli politici, perciò si dimetta».
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E’ in rete la seconda puntata del “Prudenzano News”
“Non un rito ma il culto della memoria
Tributo a Elisa Springer”