mercoledì 30 ottobre 2024


01/02/2015 10:34:03 - Avetrana - Politica

La spiegazione del sindaco Mario De Marco

«Alla base dell’errata applicazione dell’aliquota Tari sulle cartelle esattoriali pervenute ai cittadini non vi è un errore compiuto dall’Amministrazione, che l’aveva già deliberata in 2,20 euro al metro quadrato, bensì un calcolo sbagliato da parte degli uffici, che hanno inteso tener conto, durante la fase della redazione del piano economico e finanziario, di voci diverse, non dovute, che hanno fatto lievitare la tariffa a 2,59 euro al metro quadrato».
Mario De Marco, sindaco di Avetrana, interviene per chiarire quanto è accaduto negli ultimi giorni in tema di tassa sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
«Respingo con fermezza, innanzitutto, la speculazione di bassa lega compiuta dall’opposizione su questa tema» afferma il sindaco De Marco. «Con soddisfazione, in primis, annuncio che abbiamo raggiunto la crescita richiesta dalla Regione Puglia in termini di percentuale di raccolta differenziata. Questo traguardo raggiunto evita, quindi, il pagamento dell’ecotassa, dovuto dai Comuni meno virtuosi. L’aumento della Tari è legato esclusivamente alla chiusura della discarica di Manduria e ai maggiori costi derivanti dalla tariffa di conferimento superiore applicata dalla discarica Cisa di Massafra (da 45 euro a tonnellata si è passati a 125 euro) e dal trasporto (7.000 euro al mese in più).
Senza queste variabili, l’aliquota sarebbe stata la stessa dello scorso anno. Naturalmente, tutti i Comuni che conferivano i propri rifiuti alla discarica di Manduria sono stati costretti ad incrementare le aliquote per far fronte alla lievitazione dei costi».
L’altra polemica sollevata nei giorni scorsi è invece legata alla diversa applicazione dell’aliquota, passata da 2,20 euro (come deliberato dalla giunta) a quella reale di 2,59, applicata nelle cartelle esattoriali, il cui pagamento è stato immediatamente sospeso su disposizione del sindaco.
«L’Ufficio Ragioneria, nel determinare l’aliquota, ha inserito delle voci che, a nostro avviso, non sono dovute: ecco la differenza di 39 centesimi in più. Ci siamo assunti la responsabilità di bloccare il pagamento delle cartelle esattoriali (al fine di procedere alla rideterminazione degli importi esatti), anche per non caricare sui contribuenti le inadempienze della Regione Puglia, che non ha ancora chiuso il ciclo di trattamento dei rifiuti e ha legiferato in maniera schizofrenica, rendendo la vita difficile a tutti i Comuni.
La minoranza? Deve dimostrare onestà intellettuale. Si esprima su questa materia: è d’accordo con l’Ufficio di Ragioneria (quindi è per un’aliquota di 2,59 euro) o con la scelta dell’Amministrazione (2,20)?».

 

 

 

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