Bufera sulla giunta-Stefano
«Sono amareggiato per le frasi pronunciate dall’assessore Baio. Anche se pare che lui non volesse riferirsi al Governo, quelle parole possono essere male interpretate comunque dall’esecutivo con cui, onestamente ed oggettivamente, sto collaborando e mi sto confrontando ogni giorno e che, peraltro, fissa riunioni a poche ore dalle mie richieste. Baio resterà in giunta? Non so. Valuterò. MI pare che il Pd ne chieda le dimissioni. Mi confronterò con la maggioranza e con il diretto interessato».
Firmato Ezio Stefàno, sindaco di Taranto, che risponde così sul fuori onda trasmesso domenica scorsa da La7 (trasmissione La Gabbia) e che ha visto come protagonista l’assessore all’Ambiente, Enzo Baio. Che, a pochi centimetri da quel microfono che sembrava spento ha mostrato, proprio nel giorno in cui si annunciava l’avvio delle bonifiche al quartiere Tamburi, il contrasto con la sua delusione di vedere che, in questi anni, non sono stati comunque realizzati interventi per il miglioramento ambientale dell’Ilva.
E così, in questo contesto, l’assessore all’Ambiente (peraltro, medico di base con studio proprio al quartiere Tamburi) si sfoga criticando le «passerelle e le promesse» e dice che «l’inquinamento continua» che «nulla è cambiato» e che «nel decreto non c’è niente» per concludere poi con un crescendo non proprio rossiniano che «sono dei pezzi di m... se lo potessi dire lo farei».
Da ieri mattina ha iniziato a traballare la sua posizione all’interno della giunta municipale. Che, a dire il vero, non è mai stata davvero inattaccabile visto che Baio non è sostenuto da alcun partito ma fu scelto, a fine luglio 2012, dal sindaco Stefàno che lo pescò dalla lista dei candidati del Pd alle Comunali del 2012. Con il parere contrario dei «Democratici», questo è opportuno ricordarlo. E Baio rimasto distante dai «Dem», in questi anni, si è sentito tallonato dalle critiche che proprio da quella parte a lui un tempo vicina gli provenivano. Per dirla tutta, il capo dell’Amministrazione ha sempre difeso Baio dalle critiche che gli sono piovute addosso soprattutto dai banchi della maggioranza (quelle dell’opposizione si mettono in conto) e ha reso intoccabile la sua poltrona (ambita) proprio inserendolo nel fortino inespugnabile degli assessori considerati in quota al sindaco. Riuscirà ancora a difenderlo dagli attacchi?
Detto questo, il fuori onda trasmesso da La 7 per la sua forza d’urto, nonostante la stima e la simpatia personale prima ribadita, ha messo in difficoltà Stefàno. Chi l’ha visto ieri mattina, infatti, lo ha descritto come non proprio sereno e dal volto non disteso (legittimamente) per il clamore suscitato dal Baio-pensiero. Ragioni di opportunità impongono una riflessione. Poi, ovviamente, c’è la politica che si è inserita in questa vicenda. Il primo a farlo è stato in Consiglio comunale il capogruppo del Pd, Gianni Azzaro, che ha chiesto «provvedimenti». E sempre ieri, e sempre in Consiglio, si è invece smarcato Ernesto D’Eri (Idv) che ha difeso e sostenuto le tesi di Baio.
I contorni del caso politico ci sono tutti, dunque, ma la nota di Baio, pubblicata in questa stessa pagina, potrebbe (forse) aver sgonfiato il pallone che altrimenti l’avrebbe già condotto alle dimissioni (che non darà a meno che non gliele chieda Stefàno) o ad una più traumatica revoca del mandato. La sensazione è, appunto, che tutto resti come prima. Non resta che attendere, a questo punto, se quel fuori onda alla fine non faccia saltare la poltrona assessorile.
______________________________
E’ in rete la seconda puntata del “Prudenzano News”
“Non un rito ma il culto della memoria
Tributo a Elisa Springer”