Coinvolti almeno 4mila alberi
Non si ferma la corsa implacabile verso Nord di Xylella fastidiosa. A dare ora non pochi grattacapi è il focolaio di Oria. Ad aver contratto il batterio nel Brindisino non sono infatti poche decine di piante ma circa 40 ettari di uliveto, almeno 4mila alberi. Un focolaio pericolosissimo perché posto al confine con la provincia di Taranto. Lo sconfinamento nella terza provincia pugliese del minuscolo sicario responsabile della morìa degli ulivi renderebbe ancora più indifendibile la posizione dell’Italia, che ha già ricevuto il cartellino giallo dall’Unione europea.
Ma i tempi della melina sono finiti e l’Europa chiede azioni immediate. Va infatti sottolineato che il problema del rilevamento del patogeno nel Salento viaggia su un binario diverso rispetto alla problematica del complesso del disseccamento rapido degli ulivi. All’Europa, di sapere se il patogeno uccida o meno la foresta verde di Puglia, se compia il suo lavoro impietoso da solo o con la collaborazione di funghi e parassiti, non interessa un bel niente. Questo sarà compito della ricerca e di chi ha la responsabilità di dare una continuità al patrimonio olivicolo regionale.
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E’ in rete la quarta puntata del “Prudenzano News”
“La Fiera Pessima e la festa in onore di San Gregorio Magno”