I costi rischiano di mettere in ginocchio gli agricoltori salentini
I costi per combattere la guerra contro Xylella rischiano di mettere in ginocchio gli agricoltori salentini. L’allarme cresce, insieme alla paura di non farcela, di non poter sopportare senza concreti aiuti economici una responsabilità troppo grande. «Gli agricoltori non possono farsi carico per molto tempo di un’emergenza che è partita dal Salento, ma di cui il territorio non è responsabile», spiega Pantaleo Piccinno, presidente provinciale di Coldiretti.
Le eradicazioni partiranno a breve nella fascia Nord del Salento, nella zona di Oria, attualmente il fronte più avanzato di Xylella. E’ considerato un intervento di priorità massima, per attenuare i rischi di propagazione dell’infezione. Gli abbattimenti interesseranno tutta l’area colpita, ma la priorità sarà minore nelle zone già infette. L’allarme degli olivicoltori, dunque, è legato alle risorse necessarie per l’eradicazione delle piante infette, che sarà a carico degli stessi agricoltori. Ma non solo. «E’ un punto su cui occorre fare chiarezza», fa sapere Piccinno. «Le attività - spiega - dovranno comunque essere sostenute dagli agricoltori. Solo in alcune zone a Nord, quelle più sensibili, è previsto un intervento sostitutivo da parte dell’Arif laddove non dovesse intervenire l’olivicoltore. Ma immagino che ci sarà poi un conto da pagare».