«Sussistono obiettive ragioni di danno irreversibile rilevanti nella presente fase sommaria, anche tenuto conto della previsione di successivo intervento d'Ufficio non assistita da termini certi»
Un nuovo decreto, stavolta del Tar del Lazio, competente in materia di decisioni commissariali, blocca l’ordinanza numero 1 del 2015 del piano Silletti contro l'emergenza Xylella, in accoglimento del ricorso di 26 vivaisti salentini. Nell’ordinanza viene disposta, oltre ad altre misure, la distruzione di diverse varietà che "ospitano" il batterio.
A quanto viene riportato nel decreto, che fissa la discussione in sede collegiale della domanda cautelare per il 6 maggio 2015, «sussistono obiettive ragioni di danno irreversibile rilevanti nella presente fase sommaria, anche tenuto conto della previsione di successivo intervento d'Ufficio non assistita da termini certi».
Ai vivaisti veniva ordinato di procedere alla eliminazione di sedici varietà di piante che potrebbero essere infette e contagiare gli ulivi, principale varietà colpita dal batterio killer.
I vivaisti salentini avevano chiesto l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del piano degli interventi per fronteggiare il rischio fitosanitario.