Il capitano, ex Manduria, decide il derby e tiene vive le speranze dell’Avetrana di agganciare la zona play off
AVETRANA-MANDURIA 1-0
AVETRANA: Petranca, Cennamo, Trisciuzzi (46’ st Cazzolla), Eleni, Amaddio, Scarciglia, Piliego (25’ st Montanaro), Gioia, Vasco, Volturno (1’ st Galeandro), Commendatore. A disposizione: Gabrieli, Donadei, Macrì, Maggiore. Allenatore: Pellegrino
MANDURIA: D’Adamo, Massari, De Valerio, De Nitto (42’ st Pizzolla), Mancuso, Dimitri, Distratis (15’ st Mero P.), Erario, Scarciglia, Gennari (32’ st Mero S.), Mummolo. A disposizione: De Marco, Tripaldi, Olivieri, Gatto. Allenatore: Cosma
ARBITRO: Minerva di Lecce. Assistenti: Cleopazzo e Tramis di Lecce
RETE: 35’ st Gioia
NOTE: ammoniti: al 22’ pt Dimitri, 28’ pt Distratis, 44’ pt Amaddio, 13’ st Eleni, 25’ st Gioia. Espulsi: al 28’ st Mancuso e Scarciglia (Avetrana), al 36’ st Erario
AVETRANA - L’Avetrana si aggiudica il sentitissimo derby con il Manduria e conquista tre punti preziosi che la tengono ancora agganciata al treno play off. Decide l’incontro Stefano Gioia, capitano e trascinatore di questa squadra. Per i biancorossi si tratta della seconda vittoria consecutiva. Un successo meritato, per quanto visto in campo, soprattutto nel secondo tempo, quando sono uscite fuori tutte le motivazioni dei padroni di casa, sicuramente più forti di quelle degli avversari, ormai salvi.
Il Manduria si presenta al comunale di Avetrana privo dello squalificato Lanzo. Mister Cosma sceglie di schierarsi con l’ormai collaudato 4-4-2: D’Adamo tra i pali, linea difensiva composta da Massari, Mancuso, Dimitri e De Valerio, De Nitto, Erario, Distratis e Mummolo a centrocampo, Gennari e Scarciglia in attacco.
I padroni di casa devono fare a meno di Arcadio e Cimino, entrambi fermati per un turno dal giudice sportivo. Galeandro parte dalla panchina. 4-3-3 per mister Pellegrino, che schiera: Petranca in porta, Trisciuzzi, Amaddio, Scarciglia e Cennamo in difesa, Commendatore, Volturno e Gioia in mediana, Piliego ed Eleni a supporto di Vasco punta centrale.
Lo spettacolo prodotto dalle due squadre nel primo tempo non è sicuramente all’altezza di quello offerto sugli spalti, dove i due settori, gremiti in ogni ordine di posti, danno vita a uno show degno di altri palcoscenici. Travolgente il supporto del pubblico di casa, che spinge, letteralmente, verso il gol, l’undici di Pellegrino.
La prima frazione di gioco scivola lenta sino alla mezzora. Le due formazioni si affrontano prevalentemente a centrocampo, senza creare azioni degne di nota. Negli ultimi quindici minuti, l’Avetrana aumenta il forcing, ma è un forcing piuttosto sterile, che produce solo la conclusione di Piliego, al 43’. Tiro di prima intenzione dalla distanza e palo clamoroso colpito dall’esterno destro.
Nella ripresa, i padroni di casa entrano in campo con un piglio più deciso. Mister Pellegrino aumenta il peso offensivo e si gioca la carta Galeandro. Fuori un centrocampista, Volturno, e dentro l’attaccante ex Hellas. Al 15’ è Vasco a rendersi pericoloso: il numero nove biancorosso lavora una buona palla sulla destra, si libera per la conclusione all’interno dell’area di rigore, tiro potente ma non preciso. Un minuto dopo è Galeandro a fallire incredibilmente: scatto in profondità a eludere la linea difensiva biancoverde e diagonale a fil di palo con la porta sguarnita.
Il vantaggio è nell’aria e arriva al 35’, quando capitan Gioia, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sfugge al diretto marcatore e di testa trova il tempo per infilare alle spalle di D’Adamo.
Maria Lanzo