venerdì 22 novembre 2024


27/04/2015 17:07:21 - Manduria - Politica

La mancata candidatura alle Regionali del consigliere comunale Luigi Morgante e una nomina a dirigente della sezione di Manduria che sarebbe piovuta nei giorni scorsi dall’alto hanno provocato la durissima reazione dell’attuale coordinatore del partito, Giuseppe Nuzzo, e della gran parte della base

 
«Consegniamo le tessere del partito e chiudiamo la sezione di Manduria di Forza Italia».
La mancata candidatura alle Regionali del consigliere comunale Luigi Morgante e una nomina a dirigente della sezione di Manduria che sarebbe piovuta nei giorni scorsi dall’alto (sarebbe stata firmata dal componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia, Alessandro Cattaneo) hanno provocato la durissima reazione dell’attuale coordinatore del partito, Giuseppe Nuzzo, e della gran parte della base.
«Con incontenibile amarezza, dopo venti anni di fedeltà assoluta, di sacrifici e di cari prezzi pagati per servire un’idea senza mai chiedere nulla in cambio, mi vedo costretto a fare un passo che mai avrei potuto immaginare: da oggi una cittadina importante come Manduria rimane priva della presenza di Forza Italia» afferma Nuzzo in una nota. «Ovviamente il campo rimane libero e sarà occupato certamente da quei mestieranti della politica che sino ad ora erano stati emarginati in un’ottica di moralizzazione fortemente sentita e realizzata. Del resto, i vertici hanno chiaramente indicato questo indirizzo programmatico: privilegiare i portatori di interessi personali, gli avventurieri che hanno militato in tutti i partiti, i politicanti di sempre e dell’ultima ora, che non hanno esitato ad affossare Amministrazioni di centrodestra. Da qui la nostra incompatibilità morale a rimanere nel partito: residua lo sdegno, la rabbia e la profonda delusione».
Oltre a contestare la nomina, non ancora ufficializzata, Nuzzo lancia durissimi strali sul mancato inserimento in lista di Luigi Morgante.
«Nel breve volgere di un mese, Forza Italia si è trasformato in un partito autoritario, che impone scelte» prosegue Nuzzo. «Sintomatico di questo andazzo è la vicenda relativa alla più che legittima aspirazione del consigliere Morgante di essere candidato per le Regionali, aspirazione vergognosamente frustrata. Sembra, secondo alcune voci di corridoio (giacchè nessuno si è preoccupato di comunicare l’esito della scelta), che Morgante sia stato escluso perché potenziale elemento di disturbo alla giovane vice-coordinatrice regionale Francesca Franzoso, che sembra voler perpetuare la tradizione di famiglia. La logica perversa sottesa a tali dinamiche può essere solo questa: il partito non deve crescere se ciò può nuocere agli interessi di qualcuno che può quello che si vuole. Oggi chiudiamo simbolicamente la sede del partito e saranno consegnate le tessere al signor Nessuno Cattaneo e al presidente Berlusconi».










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