venerdì 22 novembre 2024


01/05/2015 09:37:22 - Manduria - Politica

Le sue prime parole da candidato

La città di Manduria esprime un’altra candidatura per le Regionali: un posto della lista di Forza Italia è stato assegnato a Giuseppe Perrone, medico chirurgo ospedaliero, specialista in Oncologia, che negli ultimi anni era titolare della delega di co-responsabile nella direzione della Unità Operativa di Medicina del “Marianna Giannuzzi” di Manduria.
Perrone, che dal primo maggio andrà in pensione, ha ricoperto per una legislatura la carica di consigliere provinciale e per quattro legislature quella di consigliere comunale. E’, quindi, molto probabile che la scelta di Perrone da parte del commissario regionale Vitali e del commissario provinciale Di Fonzo, poi avallata da Berlusconi, sia stata dettata dall’esperienza politica già maturata dal rappresentante di Forza Italia (peraltro attuale presidente del circolo di Manduria “Forza Silvio”), dalla disponibilità di tempo da dedicare alla vita politica (poichè sta per andare in pensione), nonchè dalla sua visibilità su tutto il territorio del versante orientale della provincia di Taranto.
«E’ giunto il momento che la città di Manduria esprima un proprio rappresentante in seno al Consiglio Regionale» afferma il dott. Perrone. «Da troppo tempo, ormai, la nostra città delega ad esponenti di altre zone della provincia il compito di tutelare le istanze che provengono dalla comunità mandurina. Manduria ha espresso il suo ultimo consigliere regionale (Cosimo Raimondo), circa 35-40 anni fa. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la Regione ha sempre mortificato Manduria, penalizzandola in tutti i modi. Vogliono imporci lo scarico dei reflui in mare, hanno spesso penalizzato il nostro ospedale a vantaggio di altri nosocomi, non si sono mai realizzate le infrastrutture necessarie a far decollare la nostra economia».
Perrone, dunque, auspica una presa di coscienza da parte dell’elettorato manduriano, che in questi giorni inizia a essere bersagliato da “inviti al voto” di candidati tarantini, martinesi e massafresi. Come puntualmente accade ogni cinque anni.
«Cosa farei se fossi eletto? La mia prima battaglia sarebbe quella di impedire la realizzazione della condotta sottomarina» afferma Giuseppe Perrone. «E’ un impegno che assumo, insieme a quello difendere più globalmente l’ambiente. Come? Con la lotta all’inquinamento delle grandi industrie tarantine, con un intervento efficace per arginare la diffusione del batterio della Xylella nel rispetto delle indicazioni degli operatori del settore».










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