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04/05/2015 20:48:51 - Manduria - Cultura

La mostra è stata allestita su iniziativa della sezione di Manduria di Archeoclub

Il 30 aprile scorso, nella splendida cornice della Chiesa dello Spirito Santo, si è tenuta la presentazione al pubblico della mostra dedicata a due artisti manduriani, Ennio Massafra e Giovanni Pisconti, venuti a mancare rispettivamente nel 1988 e nel 2009.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Archeoclub sezione di Manduria, e costituisce il primo evento del “Maggio Archeoclub 2015”. La mostra sarà aperta fino al 7 maggio.
Il momento centrale del vernissage, molto partecipato, è stato caratterizzato dalla testimonianza dei due relatori, i proff. Emanuele Franco e Aldo Pezzarossa, che hanno illustrato brevemente gli aspetti salienti della produzione di Massafra e Pisconti, anche mettendo in evidenza il rapporto di amicizia che intercorreva tra i due.
L’esposizione vera e propria si avvale di 33 opere di Massafra e 23 di Pisconti, oltre che di materiali cartacei (cataloghi, brochures, manifesti) che documentano l’attività dei due artisti. Le opere rappresentano una piccola parte della produzione dei due artisti: si auspica che, dopo questa rassegna “minima” dei loro lavori (provenienti essenzialmente da collezioni private) si possa realizzare un catalogo completo delle opere di questi validi operatori, che, tra le altre cose, hanno contribuito alla crescita culturale di Manduria
Il prof. Pezzarossa, nel sintetizzare la parabola creativa di Massafra, ha sottolineato che egli è stato uno “sperimentatore spinto”, oltre che, verosimilmente, il miglior fotografo manduriano del secondo dopoguerra. Il prof. Franco ne ha invece messo in evidenza, oltre che i riconoscimenti da questi ricevute (tra gli altri, la medaglia d’argento dell’Accademia Tiberina nel 1976) la spiccata sensibilità e le notevoli capacità tecniche del fotografo.
Le foto presenti in mostra ripropongono il suo sguardo “poetico, dolce e malinconico” sul mondo, espressione di sentimenti semplici, sommessi ma profondi .Per questi motivi le sue fotografie sono spesso definite “pittoriche”, e, in questo senso, si è stati talvolta tentati di accostarle a varie correnti artistiche. La verità, come sottolineato dal prof. Franco, è che le foto di Massafra non si possono classificare agevolmente: semmai, se ne può mettere in evidenza la costante attitudine sperimentale, che portava l’artista a manipolare gli scatti, producendo una fotografia di “interpretazione”, piuttosto che di semplice “riproduzione” del reale.
Sotto il segno della sperimentazione si colloca anche l’opera di Pisconti, che è stato artista a tutto campo: pittore, scultore, grafico. Su di lui gli storici e i critici d’arte si sono già espressi da tempo in termini decisamente positivi. Il prof. Pezzarossa, amico di entrambi gli artisti, ha infine voluto offrire un personale omaggio alla loro memoria, leggendo poesie da Keats, Marino, Garcia Lorca, accompagnato alla chitarra dal maestro Roberto Bascià.
La serata ha rappresentato, dunque, un bel momento di socialità all’insegna dell’arte e della cultura, dando avvio ad un “Maggio Archeoclub” particolarmente ricco di eventi.
 
Nicola Morrone










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