Un totale di 14,5 milioni che negli ultimi quattro mesi la Regione ha riversato sul sistema della cultura e del turismo
Undici milioni di fondi europei. Un milione e tre prelevato dal fondo di riserva. Un altro milione e ottocentomila euro di contributi ordinari, stanziati ma non ancora distribuiti. Il totale fa poco meno di 15 milioni di euro: 14,5 milioni, per l’esattezza, che negli ultimi quattro mesi la Regione ha riversato sul sistema della cultura e del turismo. Cioè, soprattutto, sulle agenzie Apulia Film Commission e Pugliapromozione. Sono i soldi destinati al sostegno di un comparto che, negli ultimi 10 anni, ha creato molto, speso molto e molto ha fatto discutere.
E ora, con i progetti europei in via di conclusione ed i fondi ormai tutti impegnati, un blitz della giunta regionale ha messo le mani nelle tasche dei cittadini: la settimana scorsa, su proposta dell’assessore Silvia Godelli, la Regione ha prelevato 800mila euro dal fondo di riserva per le spese impreviste (e azzerato altri 4 capitoli) per trasferire altri 1.050.000 euro alla Film Commission. Motivo? Garantire la prosecuzione del progetto D’Autore, quello che finanzia le sale in cui si proiettano film di qualità. Un progetto europeo concluso il 30 aprile, che in tre anni ha già assorbito 3,1 milioni di euro.
Una settimana prima, sempre su proposta della Godelli, la giunta aveva prelevato altri 350mila euro destinandoli a Pugliapromozione «al fine di evitare l’interruzione delle attività di promozione e di comunicazione turistica per il secondo semestre 2015 ed inizio 2016». Il fatto è che non c’è alcun nuovo bando per D’Autore. Solo un pezzo di carta su carta intestata della giunta regionale. Che, ad oggi, serve solo a garantire la prosecuzione dei contratti a termine.
E i soldi per D’Autore? Bisogna capire se esiste un dirigente disposto a rischiare la pensione per mettere la firma sotto un trasferimento di fondi che di urgente ed imprevisto (la fine del progetto D’Autore era stata fissata già nel 2012...) ha abbastanza poco.
Ma, intanto, il prossimo presidente della Regione si ritroverà le politiche culturali già impostate fino a tutto il 2016. «Tutt’altro - obietta il capo di gabinetto della Regione, Antonella Bisceglia -: lasciamo al prossimo governo regionale la possibilità di decidere se proseguire o se fare altre scelte quando partirà la nuova programmazione europea. Se non si fosse garantita la prosecuzione dei progetti in corso, chi arriva avrebbe trovato il deserto».
Nessun imbarazzo nell’utilizzare fondi del bilancio autonomo, cioè le tasse dei cittadini? «Quei soldi - spiega Bisceglia - sono una anticipazione, che può essere considerata come la quota di cofinanziamento regionale dei fondi europei». Eppure l’elenco dei trasferimenti effettuati da gennaio ad aprile con i fondi europei è già impressionante di per sé. A dicembre, la giunta regionale aveva rimodulato i fondi Fesr dell’Accordo quadro per i beni e le attività culturali.
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“Eco-Logica”, viaggio nel mondo della raccolta differenziata
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