I manufatti, contraddistinti dai due marchi, "IrenerI" e "Made in Carcere", sono confezionati da donne detenute, alle quali viene offerto un percorso formativo, al termine del quale vengono assunte con regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato, puntando dunque ad un definitivo reinserimento nella società civile e lavorativa
Una rivoluzione, culturale ed economica, creando un "brand sociale" capace di dimostrare come la legalità sia l'unico terreno fertile in cui far sviluppare l'economia e il commercio. E' la scelta di Made in Carcere e IrenerI che insieme hanno deciso di sperimentare nuove formule di distribuzione. I ReNeri vendono una linea di accessori originali per combattere la contraffazione e la concorrenza sleale ai negozianti e trasformare i migranti che vendono illegalmente in lavoratori 100% legali.
Per Made in Carcere, che ha da sempre prodotto gadget etici personalizzabili, affidandone la realizzazione a donne detenute, si tratta di condividere il progetto con una rete di vendita senz'altro singolare e innovativa, attraverso cui arrivare capillarmente al cliente finale.
IReNerI nasce grazie ad un pool di legali, esperti nelle normative relative alla contraffazione e al commercio e mira a creare, appunto, una rete di vendita e di venditori ambulanti, cittadini extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno e licenza di vendita, a cui affidare prodotti con alti standard di qualità e sicurezza, tutti hand made. Lo scopo e la finalità sociale sono di sottrarre manodopera al mercato del falso, creare lavoro attraverso la vendita di prodotti dal costo contenuto ma di ottima fattura e design innovativo, produrre fatturato legale e combattere il circolo vizioso della clandestinità.
I prodotti marchiati "IReNerI" sono manufatti realizzati con avanzi di concerie: nascono così prodotti belli e di qualità, come bracciali, porta occhiali, pochette, cinture, borse, borselli e tanti altri prodotti colorati e dal design accattivante ed esclusivo, effettuandone la vendita nel rispetto delle regole. Il progetto è realizzato in collaborazione con Made in Carcere, nato nel 2007 grazie a Luciana Delle Donne (nella foto), fondatrice di Officina Creativa, cooperativa sociale, non a scopo di lucro. I manufatti, contraddistinti dai due marchi, "IrenerI" e "Made in Carcere", sono confezionati da donne detenute, alle quali viene offerto un percorso formativo, al termine del quale vengono assunte con regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato, puntando dunque ad un definitivo reinserimento nella società civile e lavorativa.
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E’ in rete la settima puntata del “Prudenzano News”
“Eco-Logica”, viaggio nel mondo della raccolta differenziata
http://www.manduriaoggi.it/cs/?id=7
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