martedì 26 novembre 2024


19/06/2015 19:06:25 - Salento - Attualità

Dati Bankitalia: +1,3% disoccupati

Nel 2014 è proseguita la contrazione dell’attività economica in Puglia, sebbene a ritmi meno marcati rispetto al 2013, il numero di occupati nella media dell’anno è stato inferiore dell’1,3 per cento rispetto al 2013 e il tasso di disoccupazione è cresciuto al 21,5%. Lo rileva la Banca d’Italia secondo un’indagine condotta presso le imprese regionali.
Nel 2014 – secondo il rapporto – la caduta dell’attività industriale si sarebbe interrotta, grazie alla crescita registrata tra le imprese più grandi e quelle con un grado elevato di apertura verso l’estero. Gli investimenti, dopo cinque anni di riduzione, hanno sostanzialmente ristagnato; tuttavia ancora un’impresa su tre non ne ha realizzato alcuno nel corso del 2014.
In base alle previsioni delle imprese, l'aumento della domanda e la progressiva distensione delle condizioni di offerta del credito dovrebbero favorire, nel 2015, la crescita del fatturato e degli investimenti. La dinamica delle esportazioni è stata debole: la crescita complessiva registrata nel 2014 rispetto a un anno prima riflette valori particolarmente bassi del primo semestre del 2013.
Il valore della produzione nel comparto delle costruzioni si è ridotto ulteriormente, a ritmi analoghi al 2013. Al calo ha contribuito anche il comparto delle opere pubbliche, che ha risentito della progressiva riduzione del valore degli appalti aggiudicati. Il numero di compravendite di immobili residenziali è tuttavia lievemente aumentato, segnando una inversione di tendenza rispetto agli ultimi sette anni. Le previsioni per l'andamento del comparto edile nel 2015, per quanto caratterizzate da notevole incertezza, indicano che il valore della produzione dovrebbe continuare a ridursi.
Il numero di occupati nella media dell’anno è stato inferiore dell’1,3 per cento rispetto al 2013. L’occupazione è tuttavia aumentata tra i laureati, mentre ha registrato una ulteriore flessione tra gli individui con livelli di istruzione inferiore. Il tasso di disoccupazione è cresciuto al 21,5 per cento. Sono aumentati in particolare i disoccupati di lunga durata: alla fine del 2014 circa due individui in cerca di occupazione su tre risultavano in quella condizione da almeno dodici mesi. Le difficoltà occupazionali dei giovani hanno inciso sulla propensione a emigrare: rispetto agli anni prima della crisi la probabilità che un giovane, soprattutto se con un livello di istruzione elevato, lasci la Puglia sono aumentate. In particolare, l’incidenza delle migrazioni verso l’estero dei laureati è raddoppiata.

 

 

 

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