«Santità venga nel paese del Beato Bartolo Longo»
Invitare Papa Francesco a Latiano, la città natale del Beato Bartolo Longo, fondatore della basilica di Pompei, dedicata alla Madonna del Santissimo Rosario.
L’idea lanciata dall’associazione culturale «L’Isola che non c’è» di Latiano, verrà ufficializzata nelle prossime ore con una lettera sottoscritta dalla Comunità dei fedeli (oltre che da un Comitato cittadino e Sindaco compresi) e dai parroci del paese, per essere poi consegnata direttamente presso la Santa Sede da una delegazione composta da padre Antonio Semeraro (priore del Santuario di Cotrino) e dal maestro Al Bano Carrisi, uno dei più convinti devoti del Beato Bartolo Longo e tra i maggiori sostenitori «della straordinaria figura del Beato di Latiano».
«Il progetto - spiega il presidente de «L’isola che non c’è», Tiziano Fattizzo - segue le iniziative organizzate nei mesi scorsi per ricordare la figura del Beato e la grande mobilitazione popolare per ottenere il vincolo storico e architettonico sulla casa natale del Beato da parte della Sovintendenza ai beni culturali che rischiava di diventare una pizzeria».
Ora questa «mission impossible»: portare a Latiano, Papa Francesco dopo che appena qualche settimana fa ha pregato proprio sulla tomba del Beato a Pompei.
L’iniziativa di invitare Sua Santità Papa Bergoglio a Latiano, nel santuario della Madonna di Cotrino è stata approvata con entusiasmo anche dal neo sindaco di Latiano, Mino Maiorano che si è detto «felice di poter eventualmente far parte della delegazione che andrà a consegnare la missiva in Vaticano», assicurando, comunque, il supporto della amministrazione «affichè questo sogno si possa avverare».
«Perchè abbiamo pensato questo? Perchè - spiega padre Antonio Semeraro - nel 2015 ricorre la solenne ricorrenza dei 35 anni dalla Beatificazione del nostro concittadino. Una occasione per elevare a Dio fervide preghiere per la canonizzazione del Beato.
«Proprio per questo - spiega ancora Fattizzo - abbiamo previsto di organizzare, insieme ai parroci, a partire dal mese di ottobre, ininterrottamente (24 ore su 24) una preghiera (la recita del Santo Rosario) ad opera dei fedeli che potranno prenotarsi da ogni dove affinchè questo sogno si possa avverare».
«Questo nostro desiderio - conclude padre Antonio - sarà presentato nelle prossime ore, sotto forma di una sottoscrizione popolare al nostro vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello».
«Se dovessimo ottenere, così come speriamo, Udienza dal Papa - aggiunge Fattizzo - chiederemo anche al neo governatore della Puglia, Michele Emiliano di accompagnarci per supportare questo progetto che riguarderebbe non solo la nostra comunità, ma l’intera regione».
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“La trozzella e il presepe della Passione”
http://www.manduriaoggi.it/cs/?id=8
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