Rappresentano il 22,6% dei tagli dell’intero territorio nazionale
L'organizzazione di categoria della Cgil in una nota esprime "sdegno e preoccupazione per i tagli imposti dalla circolare del MIUR del 3 luglio n. 19400 che colpiscono, quasi esclusivamente, le regioni meridionali e la Puglia in particolare", con supplenze tagliate per 486 posti.
"Se a livello nazionale l’adeguamento degli organici di diritto del personale docente alle situazioni di fatto passa da 630.212 a 628.067 con un taglio di 2.145 posti, in Puglia – si evidenzia – l'organico di fatto dei docenti passa da 47.245 a 46.759 unità con un taglio di ben 486 posti di lavoro pari al 22,6% dell’intero taglio nazionale".
"Posto che la Puglia già sconta un taglio di 222 posti sull'organico di diritto dei docenti, c'è ora da chiedersi - prosegue la nota – quale colpa la nostra regione debba scontare visto che il taglio di questi 486 posti rappresenta in percentuale il taglio più consistente a livello nazionale che non trova alcuna giustificazione sul piano della distribuzione regionale degli organici, e sembra rispondere piuttosto a logiche di altra natura.
"In Puglia – conclude la nota – siamo ormai in presenza di una vera e propria emergenza occupazionale nel comparto della scuola".
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