All’interno della coalizione di maggioranza continuano le frizioni a distanza
«Non si può più pensare di “navigare a vista”, com’è successo fino ad adesso».
All’interno della coalizione di maggioranza continuano le frizioni a distanza. Alla vigilia dell’approvazione del Bilancio per il 2015, la Lista Girardi, che è rappresentata nel consesso da 4 consiglieri e in un giunta da un assessore, ha scritto al sindaco Roberto Massafra.
«Caro sindaco, preliminarmente è bene che tu chiarisca pubblicamente, e non agli “angoli dei bar”, il “pregiudizio” che serbi nei confronti del nostro gruppo consigliare» si legge nella lettera. «E’ bene che questa “incertezza” venga chiarita una volta per tutte, pubblicamente! Più volte hai fatto intendere che il gruppo “Girardi” non è coeso! Purtroppo, hai sempre ricevuto una dimostrazione contraria! Hai cercato, in determinate circostanze di “mettere becco” nel gruppo consigliare, ma anche in questa circostanza, sei stato abbondantemente “sbugiardato”!».
Fatto questo “chiarimento”, la Lista Girardi si sofferma sull’operato dell’Amministrazione, che sta per arrivare al giro di boa della consiliatura.
«E’ necessario capire da chi è formata la “maggioranza” che porterà l’Amministrazione fino al termine della legislatura! La suddivisione dei gruppi consiliari in sottogruppi ci ha disorientato e preoccupato per il prosieguo della legislatura. Nello stesso tempo, ci fa specie vedere la tua “ostentazione” a non fare una seria riflessione su quanto è accaduto e quanto potrà accadere! Probabilmente, il concetto di “governante” che tu intendi portare avanti, si riduce all’approvazione degli atti di giunta e la partecipazione agli interventi “celebrativi”!
La mancanza di partecipazione dei consiglieri alle commissioni consiliari è un campanello d’allarme da non sottovalutare! Noi ti diciamo che un cambio di passo e necessario!».
Nella parte finale della lettera, firmata dai consiglieri Girardi, Giuliano, Dicursi e Bentivoglio, i toni, però, cambiano.
«Ti ricordiamo che la nostra posizione non è stata mai “ostativa”, ma soltanto critica su quanto veniva proposto; tant’è che non c’è stato mai un voto contrario sui provvedimenti portati in Consiglio Comunale. Lungi dal pensare che questo intervento sia visto come una minaccia di “sfiducia” nei tuoi confronti! Deve essere considerato solo ed esclusivamente come “stimolo” per raggiungere quegli obiettivi, magari pochi ed essenziali, che fanno bene alla città; attraverso una maggioranza “definita” e “coesa” che il sindaco deve ricercare».