Convocati i vincitori di concorso
Con le convocazioni dei vincitori di concorso della scuola dell’infanzia e primaria nell’Ufficio Provinciale di Bari e quelli della secondaria a Taranto, oggi e domani prende avvio la fase assunzionale della Buona Scuola in Puglia. Sono 2041 i posti, di cui 738 di sostegno, che saranno assegnati entro il 14 agosto; metà ai vincitori di concorso e l’altra metà ai docenti delle Gae nella fase 0 a cui bisognerà aggiungerne 157 per la fase A. Sul sito dell’ufficio scolastico regionale è presente un banner dal nome avvio anno scolastico 2015 2016, dove sarà possibile conoscere date e nomi per le convocazione.
La battaglia dei sindacati intanto non si è fermata. E così, mentre Gilda, raccoglie firme per un eventuale ricorso o addirittura un referendum abrogativo, gli altri sindacati cercano di condizionare il governo nella stesura dei decreti attuativi e nell’esercizio delle deleghe, pensando a denunciare profili incostituzionali della legge e addirittura preannunciando ricorso alla Corte Europea di Giustizia. Assemblee, mobilitazioni e forme di protesta sono previste per l’inizio dell’anno scolastico. Proteste che non impediranno l’esodo di tanti docenti pugliesi verso nord dopo anni di precariato alla ricerca del ruolo.
In Puglia c’è da segnalare che , dopo una decisa presa di posizione dei sindacati ed una ricognizione sull’organico di fatto, rispetto ai dati precedenti sono stati recuperati 250 cattedre ripartite nelle 6 province, a cui bisogna aggiungere 939 cattedre formate da spezzoni, che saranno assegnate a settembre con le supplenze annuali o le assegnazioni provvisorie. I primi ad essere chiamati sono i vincitori di concorso, in Puglia sono ben 885 in attesa di ruolo, con 249 della scuola d’infanzia e 191 della scuola primaria. Solo 651 entro il 31 luglio entreranno in ruolo e saranno assegnati alla provincia di appartenenza. La sede verrà data loro entro il 31 agosto.
Poi toccherà ai 652 docenti iscritti nelle graduatorie provinciali delle Gae che in Puglia sono tantissimi: 18.267 (a Bari ben 7.647). Ci sono regioni però che sono messe peggio: Sicilia , Campania , Lazio e perfino Lombardia superano abbondantemente i 20000 precari. Il primato per le province tocca a Napoli con 18.000 e Roma con 15.000 precari in graduatoria. Questo numero va però depurato dei tanti docenti iscritti in più graduatorie, dai precari della scuola dell’infanzia che sono 23.000, da coloro che non hanno mai insegnato e chi ha un incarico a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione.
Sono dunque 738 i docenti di sostegno e 1.303 tra vincitori di concorso e Gae che in Puglia passeranno di ruolo entro il 14 agosto. A questi bisognerà aggiungerne altri 157 della fase A. Per gli altri non resterà che fare domanda dal 28 luglio al 14 agosto per cercare il ruolo nelle province italiane con maggiore disponibilità. Pur di non essere depennati dalla graduatorie ad esaurimento sono già in tanti rassegnati a fare le valige e lasciare affetti e famiglie per trasferirsi. Tanto per fare degli esempi ci sono ben 4.051 posti tra comuni e sostegno disponibili in Lombardia, 1.395 nel Veneto, 1281 in Piemonte. Chi non avrà ottenuto il ruolo dovrà aspettare la fase C, quella dell’organico potenziato. 4.027 posti che saranno deliberati dal Collegio docenti tra fine settembre ed ottobre, all’atto della redazione dell’offerta formativa.
«Stiamo lavorando la notte per il giorno», sostiene la Direttrice dell’Ufficio Scolastico regionale Anna Cammalleri, che consiglia di fare la domanda a tutti per la fase nazionale e che per settembre prevede di assegnare su base provinciale le supplenze annuali. «I punteggi - continua la Direttrice rimarranno quelli dello scorso anno, perché non c’è stato tempo di aggiornarli». Da queste pagine vi aggiorneremo puntualmente sulle convocazioni e su tutti gli step nell’applicazione della Buona Scuola, informandovi delle iniziative sindacali in essere e da farsi, sulle attività degli Uffici Scolastici ai quali viene chiesto l’impossibile, ovvero rispettare la tempistica per evitare ingorghi e caos e garantire il normale inizio dell’anno scolastico.