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20/08/2015 09:20:59 - Provincia di Taranto - Cultura

 «La Puglia così dinamica»

 

«Lo so, sarà una sfida. Mi interessa la città e il suo entroterra, mi interessa il Museo e la città operaia. Mi interessa una possibile operazione di valorizzazione e di democrazia culturale». Così esordisce Eva Degli Innocenti, 39 anni, toscana: da ieri è la nuova direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, una delle venti figure di alta professionalità selezionate dal primo concorso internazionale. Un’archeologa nata a Pistoia, che si è laureata a Pisa in conservazione di Beni culturali, indirizzo archeologico, dove ha frequentato anche la Scuola di Specializzazione di Archeologia; ha poi conseguito il dottorato di ricerca europeo presso l’Università di Siena in Storia, archeologia e archivi del Medioevo. Dal 2013 è direttrice del Servizio dei beni culturali e del museo/ centro d’interpretazione «Coriosolis » della Comunità dei Comuni Plancoet Plélan in Bretagna. Dal 1995 al 2008 ha condotto scavi archeologici in Italia e in Tunisia.
Dal nord della Francia al tacco della Puglia, una scommessa nel nome dell’archeologia? «Devo dire che non me l’a spettavo, erano giunte tante candidature a questo concorso e c’era molta concorrenza. Sono quindi felice e sorpresa ma sottolineo che avevo espresso la mia preferenza per Taranto, per quello che considero uno dei musei più importanti d’Italia e d’Europa, anche per la sua straordinaria collezione di ori ellenistici e per l’originalità del percorso espositivo».
Quindi conosce il Museo e la Puglia? «Sono sempre venuta in Puglia, sin da piccola e ho ricordi d’infanzia oltre alle amicizie che mi hanno portata qui ogni anno, soprattutto in Salento. C’è stata questa occasione e ho provato a coglierla, lo so sarà una sfida ma tengo molto a Taranto e al suo entroterra, ai luoghi che vanno ancor più valorizzati. Mi interessa la città e vorrei che i primi fruitori del Museo (che conosco prima e dopo l’intervento di riapertura), fossero i cittadini. Credo che il Museo debba essere non solo un luogo di conservazione di oggetti ma il punto nevralgico della valorizzazione di una città. di una regione. Trovo la Puglia molto dinamica e spero in partnership che possano innescare nuove energie positive» .
Quindi Puglia dinamica dice lei, o Sud arretrato, con ritardi da colmare? «Non vedo un Sud arretrato, basta pensare ai grandi passi in avanti con il turismo e con quello che si è fatto negli ultimi anni. Il patrimonio culturale ha ancora potenzialità e penso a progetti che leghino ad esempio la realtà del Museo a diverse forme di produzione culturale, compresa la gastronomia, gli itinerari, il turismo».

 

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

 











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