Si parlerà anche del depuratore consortile di Manduria e Sava
Il “No triv day” del Movimento 5 Stelle approda venerdì a Campomarino.
“Giù le mani dal nostro mare” è il motto scelto per questo tour itinerante, che si propone come finalità quella di sensibilizzare i cittadini dei “gravi danni biologici, ecologici ed ambientali che il territorio subirebbe nell’eventualità si realizzasse il piano di sviluppo insostenibile previsto dal decreto Sblocca Italia, che contiene anche le trivellazioni al largo delle coste pugliesi”.
L’iniziativa è stata voluta dal meetup di Maruggio, il quale si è prodigato per l’organizzazione della tappa di Campomarino, alla quale sarà presente anche la consigliera regionale Antonella Laricchia.
«E’ davvero possibile vivere nella società contemporanea senza il petrolio? Il petrolio può essere archiviato?
La risposta è “si”: si può fare e soprattutto si può, utilizzando tecnologie già disponibili sul mercato internazionale», si legge in una nota dei grillini di Maruggio. «Con tale consapevolezza, venerdì, alle ore 9, sulla spiaggia libera a cavallo tra il porto turistico di Campomarino e i vari lidi sul versante sinistro dello stesso, si passerà dalla denuncia alla protesta.
Si riproporrà, infatti, la costituzione di una catena umana, che prenderà forma sul bagnasciuga del bellissimo mare Jonio.
Alla protesta, accompagnata dallo slogan “Giù le mani dal nostro mare”, cercheremo di far prender parte tutti i bagnanti che intendono difendere il mare Jonio e che credono nella messa al bando del petrolio, in favore di fonti di energia rinnovabili ecosostenibili e biocompatibili.
Naturalmente, dati i luoghi di svolgimento dell’importante iniziativa, non faremo certo mancare la nostra posizione sullo “Scarico a mare” di San Pietro in Bevagna che rischia anch’esso di deturpare il nostro territorio sia dal punto di vista dell’attrattività turistica che dal punto più propedeuticamente ambientale e ancor di più sull’annoso problema locale del porto turistico ormai in balia delle onde».