A mezzanotte 6.040 docenti precari conosceranno la sede
Alla mezzanotte e un minuto di domani, 2 settembre, i 71.643 (6.040 in Puglia) docenti che hanno presentato domanda di assunzione, conosceranno da un algoritmo misterioso, che incrocerà punteggi, disponibilità e classi di concorso, il loro destino. Apprenderanno dal sito del Ministero se avranno ottenuto una cattedra lontano da casa o se dovranno aspettare la fase C per sapere se potranno insegnare nella propria provincia o fare le valige. Dieci i giorni di tempo per accettare. I docenti riceveranno una mail che li informerà dell'esito della procedura. Dovranno poi attivare la funzione di accettazione/rinuncia alla proposta di assunzione che sarà perfezionata successivamente. La scelta della sede di servizio avverrà dal 12 al 14 settembre nell'Ufficio Scolastico della provincia alla quale si sarà stati assegnati. I posti residuali a disposizione per la fase B sono ben 16210 (291 in Puglia), 8797 destinati al sostegno.
Ben 1800 sono destinati agli idonei dei concorso 2012. Gli altri, per la maggior parte docenti di sostegno, riceveranno il ruolo al Nord. Lettere alla scuola media, lingue e matematica, le disponibilità maggiori della fase B per i posti comuni. Tutti cambieranno provincia nella fase B e saranno proprio i docenti con punteggio più alto a rischiare. Per non fare le valige dovranno sperare nelle supplenze che in Puglia saranno assegnate rispettando il posto in graduatoria entro l’7 settembre, quattro giorni prima dell’accettazione della nomina in ruolo. 1900 cattedre in deroga di sostegno (900 infanzia e primaria, 400 primo grado e 600 secondo grado) e 280 comuni (Lettere, Matematica e Lingue), sono a disposizione degli insegnanti pugliesi. Ce n’è abbastanza per evitare almeno per quest’anno l’esodo di massa.
La dirigente regionale Anna Cammalleri che ieri ha nominato le reggenze dei dirigenti ed ha risolto il problema delle utilizzazioni in entrata, ribadisce che «malgrado le difficoltà l’anno scolastico inizierà regolarmente e la barra su cui lavorare è solo il posto di lavoro per i docenti».
Il sottosegretario Davide Faraone smentisce le cifre diffuse in questi giorni e l’allarmismo di alcuni media.
«Il fenomeno riguarderà il 1012% degli assunti ovvero 85009000 docenti in tutta Italia . Il numero è lo stesso dei trasferimenti dei docenti da Sud a Nord di due anni fa; stiamo inoltre studiando soluzioni per il rientro a casa il prossimo anno dei docenti che prenderanno il ruolo al Nord».