Ci possono essere collegamenti con gli altri episodi di intimidazione?
Non c’è pace per Maruggio! Dopo l’attentato incendiario al sindaco Alberto Chimienti, dopo la bomba fatta esplodere nei pressi dell’abitazione di un barista e dopo il foglio inquietante trovato proprio nei pressi di questa casa (attraverso il quale si minacciava lo stesso sindaco), ieri sera un altro attentato incendiario. Bersaglio dei malviventi, questa volta, uno stabilimento balneare di Campomarino, nei pressi del porto, di proprietà di una società di Francavilla Fontana.
Il peggio è stato evitato solo grazie al pronto intervento di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Maruggio, che intorno alle 21,30 transitava proprio nella zona. che in quel momento transitavano sul luogo dove da poco qualcuno aveva appiccato un incendio. L’attenzione dei militari è stata attratta dal fuoco che si sprigionava all’interno dello stabilimento, su una struttura in legno. I Carabinieri non hanno quindi esitato ad intervenire, provvedendo allo spegnimento del principio d’incendio.
Da successivi accertamenti compiuti subito sul posto, è stata trovata una bottiglia, probabilmente usata per appiccare il fuoco, contenente benzina. A seguito di quanto accertato, le indagini dei Carabinieri si muovono ora a trecentosessanta gradi, proprio perché è chiaro che si è trattato di un incendio doloso. Bisogna anche chiarire se ci possono essere collegamenti con gli altri episodi delittuosi che si sono verificati a Maruggio.