venerdì 22 novembre 2024


09/10/2015 09:21:57 - Manduria - Politica

«Gli incarichi legali sono di natura fiduciaria e pertanto, come avviene in ogni famiglia nel momento in cui si tratta di scegliere un medico o un avvocato»

 
«L’indicazione di un domicilio nel capoluogo, per gli avvocati residenti nella provincia, era un obbligo della precedente legge professionale, oggi non più testualmente riprodotto atteso l’avvento di altri strumenti di conoscenza legale degli atti, quali ad esempio la posta elettronica certificata».
Il vice sindaco De Donno ridimensiona il caso sollevato da “Manduria Migliore”.
«Il compito del domiciliatario nel capoluogo era quello di ricevere le comunicazioni indirizzate da organi giurisdizionali ovvero dall’Ordine all’avvocato domiciliato e girarle al collega: null’altro!» è la tesi di De Donno. «Volendo stabilire un parallelo si potrebbe pensare alla casella postale per coloro che non sono raggiunti dal portalettere.
Gli incarichi legali sono di natura fiduciaria e pertanto, come avviene in ogni famiglia nel momento in cui si tratta di scegliere un medico o un avvocato, non ci si rivolge al primo che capita – come accade quando si tratta di scegliere una compagnia di assicurazione - bensì alle persone di cui si ha la massima fiducia, per competenza ed onestà.
La scelta, pertanto, è caduta sul predetto professionista, regolarmente inserito nell’elenco degli avvocati di fiducia, in quanto ritenuto il più idoneo a soddisfare tali esigenze nonché in considerazione del fatto che si era già occupato di problematiche connesse alla gara per la fiera, avendo difeso con successo, in sede penale, un dipendente comunale.
Peraltro, in oltre due anni di Amministrazione, questo è stato il primo incarico ricevuto, mentre il professionista che ha ricevuto il maggior numero di incarichi e di compensi è un avvocato del foro di Lecce».










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