venerdì 22 novembre 2024
«E’ assurdo che l’assessore alle Attività Produttive venga messo a conoscenza di una decisione già presa, senza nessuna possibilità di entrare nel merito del provvedimento»
«Oltre alla crisi economica in atto, ora arriva l’ordinanza.jpg)
del sindaco sull’obbligo di interrompere la musica fuori dai locali entro le 24 a complicare le cose».
del sindaco sull’obbligo di interrompere la musica fuori dai locali entro le 24 a complicare le cose».Paride Toma, assessore alle Attività Produttive, non usa mezze parole per manifestare la propria contrarietà all’ordinanza.
«Sono contrario al “coprifuoco”, sia per il metodo che per il merito» sostiene Toma. «Il metodo è infatti inaccettabile e democraticamente discutibile: è assurdo che l’assessore alle Attività Produttive venga messo a conoscenza di una decisione già presa, senza nessuna possibilità di entrare nel merito del provvedimento. Inoltre tale decisione è controproducente, in quanto è illusorio pensare di migliorare la vivibilità e la sicurezza del territorio creando le condizioni per chiudere le attività, che sono l’unico reale presidio contro il degrado in città.
La soluzione ideale sarebbe, invece, quella di una maggiore presenza delle forze preposte al controllo, sia in chiave preventiva che repressiva».
Secondo Toma, insomma, “più che regolamentare l’andazzo della movida notturna”, si starebbero ponendo le basi per un “ritorno drastico al periodo del proibizionismo con una relativa prevista disastrosa e incommensurabile perdita economica per i locali manduriani”.
«L’ordinanza, rivolgendosi indistintamente all’intera platea degli esercizi presenti in zona, sembrerebbe essere eccessivamente restrittiva in relazione alle finalità enunciate, in special modo in ragione della mancata previsione della possibilità di deroghe in presenza di condizioni di esercizio o di specifici requisiti strutturali idonei di per sé a limitare le criticità rilevate. Siccome le limitazioni d’orario possono arrecare danni economici all’esercizio, si richiede di sospendere l’ordinanza del sindaco.
Convocherò immediatamente tutte le associazioni di categoria e cercheremo insieme una sintesi che coniughi il diritto al riposo e quello al lavoro».
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