La legge approvata riconosce intanto alla Regione funzioni di carattere generale, disciplina inoltre le funzioni oggetto di riordino riservate alla Regione ed i compiti che riguardano la vigilanza sui Comuni
Approvato in Consiglio regionale il disegno di legge di "Riforma del sistema di governo regionale e territoriale", dopo una discussione di 5 ore che ha visto contrapporsi maggioranza ed opposizioni sino all'esito finale di 24 voti a favore e 21 voti contrari con cui è passato il DDL n. 91 del 02/10/2015.
L’esigenza, scaturita dalla riforma Delrio, del riordino delle funzioni provinciali ha portato a costruire un nuovo modello di governance territoriale composto da Regione, Città metropolitana di Bari, Province, Comuni e loro associazioni. Con l’approvazione l’attenzione - è emerso nel dibattito in Aula – si sposterà sui provvedimenti amministrativi di attuazione, che saranno decisivi nell’affrontare compiutamente alcuni punti della riforma.
La legge approvata riconosce intanto alla Regione funzioni di carattere generale, attività di indirizzo politico e amministrativo, di programmazione e pianificazione, di sviluppo e coordinamento. Disciplina inoltre le funzioni oggetto di riordino riservate alla Regione ed i compiti che riguardano la vigilanza sui Comuni, sulle aree vaste e sulla Città metropolitana di Bari, nelle materie di competenza legislativa regionale.
In generale le materie dei diversi livelli di governo territoriale, suddivise in gruppi organici, sono: ambiente, difesa del suolo e delle coste, servizi sociali, attività culturali, lavoro, formazione professionale, agricoltura, protezione civile, attività produttive, turismo, sport e politiche giovanili e trasporti. Fissata a 180 giorni dall’entrata in vigore della legge la decorrenza dell’esercizio delle funzioni oggetto di riordino. Sancito che fino al completamento del processo di trasferimento le funzioni continueranno ad essere esercitate dagli enti titolari (Comuni e Province).
Previsto con due emendamenti del consigliere Pd, Fabiano Amati, che le funzioni oggetto di riordino siano trasferite agli enti entro il 30 luglio 2016 e che la Regione disciplini con successiva legge regionale le funzioni di polizia provinciale e la collocazione del relativo personale. Stabilito infine che entro 180 giorni dall’approvazione della legge i Comuni dovranno provvedere agli adempimenti necessari per l'effettivo esercizio delle funzioni attribuite o la Regione potrà esercitare il potere sostitutivo.
EMILIANO: COMPLETEREMO RIFORMA TERRITORIALE - "Prendo impegno ad esercitare la funzione di completamento del disegno di legge di riforma del sistema di governo regionale e territoriale, concordando con la maggioranza il modo in cui eserciterò la delega affidatami oggi dal Consiglio".
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "Per ragioni politiche si era deciso di non mettere mani nella scorsa legislatura alla riforma, noi invece facciamo le contestazioni del caso al governo e nel farlo osserviamo comunque gli obblighi di legge. Abbiamo provato a condividere lo stato dell’arte con tutto il Consiglio ed a fare il meglio possibile, senza commettere errori irrimediabili ? ha spiegato Emiliano – come per esempio istituire corpi di polizia. Occorre prudenza, che contraddistingue chi governa da chi è all’opposizione. E noi prudentemente freniamo ed andiamo a vedere come evolverà il processo delineato dalla riforma Delrio".
"Ho letto i disegni di legge di altre Regioni che hanno messo le mani nelle proprie casse – ha aggiunto – e hanno delineato un proprio modello, ma ad oggi non escludo che su alcune materie si potrebbero trovare in imbarazzo se il governo decidesse contrariamente rispetto alle loro decisioni. In Puglia lo sottolineo c'è stato un processo di partecipazione al ddl importantissimo, con una proficua concertazione con enti locali, osservatori, ecc. Finalmente in questo modo le Province hanno di nuovo un orizzonte chiaro e - ha concluso Emiliano – sarà anche possibile procedere alla risoluzione dei tanti problemi relativi al personale delle Province stesse e a tutti i vincitori di concorso che sono in attesa di assunzione".
L’esigenza, scaturita dalla riforma Delrio, del riordino delle funzioni provinciali ha portato a costruire un nuovo modello di governance territoriale composto da Regione, Città metropolitana di Bari, Province, Comuni e loro associazioni. Con l’approvazione l’attenzione - è emerso nel dibattito in Aula – si sposterà sui provvedimenti amministrativi di attuazione, che saranno decisivi nell’affrontare compiutamente alcuni punti della riforma.
La legge approvata riconosce intanto alla Regione funzioni di carattere generale, attività di indirizzo politico e amministrativo, di programmazione e pianificazione, di sviluppo e coordinamento. Disciplina inoltre le funzioni oggetto di riordino riservate alla Regione ed i compiti che riguardano la vigilanza sui Comuni, sulle aree vaste e sulla Città metropolitana di Bari, nelle materie di competenza legislativa regionale.
In generale le materie dei diversi livelli di governo territoriale, suddivise in gruppi organici, sono: ambiente, difesa del suolo e delle coste, servizi sociali, attività culturali, lavoro, formazione professionale, agricoltura, protezione civile, attività produttive, turismo, sport e politiche giovanili e trasporti. Fissata a 180 giorni dall’entrata in vigore della legge la decorrenza dell’esercizio delle funzioni oggetto di riordino. Sancito che fino al completamento del processo di trasferimento le funzioni continueranno ad essere esercitate dagli enti titolari (Comuni e Province).
Previsto con due emendamenti del consigliere Pd, Fabiano Amati, che le funzioni oggetto di riordino siano trasferite agli enti entro il 30 luglio 2016 e che la Regione disciplini con successiva legge regionale le funzioni di polizia provinciale e la collocazione del relativo personale. Stabilito infine che entro 180 giorni dall’approvazione della legge i Comuni dovranno provvedere agli adempimenti necessari per l'effettivo esercizio delle funzioni attribuite o la Regione potrà esercitare il potere sostitutivo.
EMILIANO: COMPLETEREMO RIFORMA TERRITORIALE - "Prendo impegno ad esercitare la funzione di completamento del disegno di legge di riforma del sistema di governo regionale e territoriale, concordando con la maggioranza il modo in cui eserciterò la delega affidatami oggi dal Consiglio".
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "Per ragioni politiche si era deciso di non mettere mani nella scorsa legislatura alla riforma, noi invece facciamo le contestazioni del caso al governo e nel farlo osserviamo comunque gli obblighi di legge. Abbiamo provato a condividere lo stato dell’arte con tutto il Consiglio ed a fare il meglio possibile, senza commettere errori irrimediabili ? ha spiegato Emiliano – come per esempio istituire corpi di polizia. Occorre prudenza, che contraddistingue chi governa da chi è all’opposizione. E noi prudentemente freniamo ed andiamo a vedere come evolverà il processo delineato dalla riforma Delrio".
"Ho letto i disegni di legge di altre Regioni che hanno messo le mani nelle proprie casse – ha aggiunto – e hanno delineato un proprio modello, ma ad oggi non escludo che su alcune materie si potrebbero trovare in imbarazzo se il governo decidesse contrariamente rispetto alle loro decisioni. In Puglia lo sottolineo c'è stato un processo di partecipazione al ddl importantissimo, con una proficua concertazione con enti locali, osservatori, ecc. Finalmente in questo modo le Province hanno di nuovo un orizzonte chiaro e - ha concluso Emiliano – sarà anche possibile procedere alla risoluzione dei tanti problemi relativi al personale delle Province stesse e a tutti i vincitori di concorso che sono in attesa di assunzione".